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lunedì 3 settembre 2012

Grazie perché - di Marco Musso

Grazie perché
mi hai insegnato a volare,
a guardare oltre i limiti
e dall'orizzonte partire.
Grazie perché
nella tormenta
non ho paura di volare
e con te è bello sussurrare.
Grazie perché vivi
come me in te,
sotto la coltre di quella indifferenza
che in te diventa brace.
Grazie perché
mi hai insegnato a guardare,
ogni ombra come sogno
e ogni tuono come il tuo respiro,
capaci di rivestirmi
di speranze e di brividi.
Grazie perché
non ho bisogno di celare
e con il mio sorriso
dal tuo sguardo posso poi volare.
Grazie perché
ci sei sempre stata
e da lontano disegnavi il mio sorriso.
Grazie perché
nudo di ogni velo
posso guardarti nel profondo
e sentirmi libero di essere me stesso.
Grazie perché
anche da solo
al sol pensiero di guardarti
so di esser vivo,
so che sei il paradiso.

La Villa, 30 agosto 2012 18.40

pubblicata da Marco Musso il giorno Lunedì 3 settembre 2012 alle ore 12.20

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