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giovedì 31 dicembre 2015

L'anno che verrà - di Marco Musso

La vita è come una marea,
come l’amore,
le prove,
il dolore,
il pensiero,
le persone.
Ti assale,
ti invade,
ti possiede e ti abbandona.
Dalla vita ho imparato a fortificarmi,
anche nel dolore,
trattenendo dal male il buono,
come il tempo che consumandosi
guarda avanti donando sempre un domani,
come la brace che si attizza ad ogni delicato soffio,
trasformata nell'abbandono dall'assenza
di quel che dal passato in cenere si volatilizzerà.
Un anno che se ne và è come la vita,
l'amore,
il dolore,
l'onestà e la marea.
Ti lascia sulla pelle
il dolce e l'amaro sapore del mare,
quel che di buono hai imparato,
quel che nel dolore ti ha fortificato,
quello che in ferita ti ha inciso
e quel che in spuma
al nuovo divenire svanirà.
Ogni istante vissuto,
consumato come fiamma
all'armonica danza della vita e della presenza,
non sarà mai sprecato,
inutile ed ingiustificato.
Ogni istante per sua natura
come fotografia proprio di quell'istante
per la vita all'infinito rivivrà,
nel ricordo,
nell'emozione,
nella perdita
e nella commozione.
La vita è come la marea,
come la lacrima
che sfiorandoti il viso
accompagna le tue emozioni
e chi hai salutato.
E' l'esplosione della forza
che non puoi contenere,
non puoi condizionare,
come l'emozione
che dentro al cuore
in calore si espanderà.
Non aspettare un domani,
il dissolvere delle tue paure,
la cecità del dolore,
il desiderio di dimenticare
quel che in te ha generato il tuo domani.
La vita in marea racconta il tuo cammino,
un foglio strappato dal calendario,
un istinto cancellato dal vissuto,
una voglia che in condizione
ha mosso ogni cuore.
In ironia ecco a presentarsi
l'anno che verrà,
il piglio di ogni pretesto,
l'attesa del prossimo arresto.
Ecco la realtà dell'umanità,
la fuga dal proprio vissuto,
come se quel che hai passato
non possa generare in te un nuovo futuro.
Ecco a voi l'ostentazione della quotidianità,
il riciclo di quel che conosci,
la volontà di permanere nell'equilibrato noto.
Ecco a voi il passato vestito da futuro,
l'ebrezza di un divenire,
la caparbietà nel credere,
che nulla modifica il passato.
Il tempo siamo noi,
persi e dispersi sognatori,
corpi colmi di emozioni,
pensieri contriti nella lotta
per la sopravvivenza di ogni pensiero,
per la libertà di esser noi.
La vita è questa marea,
fatta di genti,
di emozioni,
di pensieri gettati al vento
come soffioni esplosi all'apice del sentimento.
La vita siamo noi,
semi per nuove generazioni,
forza di volontà e contraddizioni.
Siamo il bagliore del domani,
siamo la stella polare che mai vi abbandonerà,
quel che domani
in luce vi attenderà.

Buon anno.

Marco Musso – Milano, 31 dicembre 2015