La forza si presenta come calore, come inondazione, come piena di un cuore impavido sopra le vili condizioni. Resta la cenere che di brace ardeva, resta l'incredulità di quella mancata presa, di quell'istante in cui sul ciglio potevi allungare la mano, tendere la tua quotidianità per salvare chi nella quiete arginava il suo dramma. Troppo veloce il tempo concesso, troppo velato il percorso in condivisione, troppo duro il bilico del domani, troppo distante lo sguardo per salvarti. Resta il rancore di quel che non son stato capace di fare, aprire in confidenza lo sguardo per allungare la mano e afferrare quel peso che inesorabile lontano ti ha portato. Resta una lacrima da condividere, l'abbraccio per chi rimane a pensarti, la forza da te lasciata e la speranza che in un gesto la libertà ti sia realmente stata data.