TRANSLATE in your language

domenica 30 agosto 2020

Un filo tra me e te - di Marco Musso


Passi

che a piedi nudi valicano

su un filo di tela

la distanza tra me e te.

Passi come cammino,

come distanza,

come equilibrio

tra amore e dolore.

Passi in salita

tra gioia e dolore,

destino od orrore.

La verità dell’esistenza,

della scelta,

della rabbia nel dolore,

dell’amore pregno di terrore.

Passi sopra specchi,

passi sopra cocci,

limpidi di trasparenza

taglienti di sofferenza.

Bolle di respiro

che in amore fan volare,

che in violenza fanno affogare.

Passi che in equilibrio

parlano di riflessi,

di vita nella morte,

di amore nella brace del dolore.

Passi e pugni,

afoni parole,

urla che non sentivi,

occhi lucidi che non vedevi.

Cicatrici di quello

che per me era amore,

che per te era la rivalsa del dolore.

Amore nella vendetta,

fumo della violenza,

la cristallina realtà

di un filo teso in equilibrio

nel brivido e nella caparbietà di essere,

nella cecità della violenza

il rapporto tra me e te.

Nasce dal dolore una reazione,

dalla violenza alla fine l’esistenza,

quella lacrima che ho versato

tra paura e cieco amore,

tra voglia di salvare e amore che ti assale,

nell’oscuro essere in equilibrio,

l’ombra tagliata in luce,

quell’inesauribile resilienza

che ti lascia affondare lentamente

in apnea

tra terrore e voglia di amore

prima di farti riemergere,

quella fragile essenza,

l’ironica lotta d’esistenza,

come pesce che in una rete di terrore,

da solo in acqua muore.


Milano, 30/08/2020