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mercoledì 27 giugno 2012

La poesia è - di Marco Musso

La poesia è come l'alba del mattino
una sfumatura di colore
uno specchio per il cuore
una feritoia per l'anima
dove poter guardare in libertà
l'ologramma della vita.
Dentro amore e odio,
gioia e passione,
contrasti forti come la sua essenza,
come la speranza e la dipartita,
come la voglia di trovare parole
per far tornare a piovere lacrime dal cielo,
capaci di riportare il sereno dopo il temporale.
La forza e l'universalità della poesia
è raccolta d'arcobaleno
nella sua natura di essere pennello intriso di colore
al quale donare un proprio senso e direzione
con le semplici parole del cuore.

Milano, 27 giugno 2012 10.15 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 27 giugno 2012 alle ore 10.20 

martedì 26 giugno 2012

In amicizia - di Marco Musso

Ho camminato a lungo, sguardo al mondo, fissando ogni punto ed ogni deviazione. Ho ascoltato il vento, il mio cuore, quel turbine che in te rinasce per rivolgersi al prossimo. Ho capito che la vita nella fatica trova un senso e la tua rivincita. Ho guardato nelle tasche vuote ed ho trovato il mio tesoro, la tua amicizia ed il tuo cuore. Grazie di esistere.

lunedì 18 giugno 2012

Afferra la tua Bambola di Pezza - di Marco Musso

Ahhh, guardi e dici che
non sono quella che volevi per te,
che sono alta, bassa, grassa...
che non sono più la stessa.
Dici che io servo a mantenere l'ordine,
nella tua vita, nei tuoi svaghi,
nelle convenzioni
ed infatti...
non ci sei mai.
Siamo due satelliti che non si incontrano mai.
La tua presenza è fatta solo delle tue ossessioni
che impregnano i muri e le mie emozioni,
delle tue male parole e delle incomprensioni,
del tuo essere solo stolto acquirente,
un mercante di bambole di pezza,
fatte di misure innaturali e mai reali,
mai vissute e mai speciali,
perche' la vita che ti scorre accanto
è cuore, gioia, emozioni e prove,
sacrifici per l'unione
e un mondo pieno di colore.
La vita che ti sfugge accanto
è uno sguardo oltre l'impressione
e non misure vuote di prevaricazione.
Prendimi, offendimi  e fammi del male,
se pensi che questo gesto ti renda il migliore,
il più forte in questa competizione.
Colmo di un potere vuoto di vitalità
e pregno dell'orrore che crea ostilità,
una distanza volta a crescere e
la pochezza di un uomo forte solo con le sue vuote parole.
Guardami con l'ostilità che ti appartiente,
con il tuo modo cieco di vedere,
tanto io rimango sempre la stessa,
e nella realtà io donna e cuore
e tu vuoto astrale.
Del resto siamo contenitori,
merce deperibile colmi dei nostri valori,
che conducono in linearità
il pensiero del passato al prossimo futuro,
assorbendosi di mente in mente
per generare un filo conduttore,
un animo infinito pieno di valore.

Milano, 16 giugno 2012 12.04 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 16.44

Invecchiando in un sorriso - di Marco Musso

Cerco un senso, la ragione,
il motivo di un cammino che nel corso del suo destino
consuma tempo e mente
asciugandoci in anzianità.
Penso all'energia ed all'intrinseca paura
di concretizzare l'estinzione.
Penso a sogni e sforzi, progetti ed illusioni,
che da piccoli ipotechiamo nel tempo
stringendo nelle mani come dadi
quel filo di speranza che ci guida in grandi esplorazioni.
Penso alla vita, all'inizio ed alla dipartita.
Non capivo il senso di un meccanismo volto al consumo,
alle dispersioni di tempo ed energia,
alla dissipazione di pensieri e fantasia.
Penso e ci ripenso
ed in semplicità trovo soluzione,
capisco che la vita si amplifica nelle ombre,
nei ritagli e nelle prove,
nel passaggio di un valore che di mano in mano,
come acqua tra le rocce in forza
si pulisce da tutte le personali esaltazioni.
Comprendo che l'assenza di immortalità
porta l'essere imperfetto alla comprensione
ed al rispetto della stessa vita.
Ogni forza trova un senso dalla capacità di amplificarsi
estinguendo la cieca sopraffazione.
E così torna il sole,
torna la vita quando piove,
alimentando quel terreno fertile
che in rughe di vissuto
si colma di lacrime capaci di irrorare di valore ogni cuore implume.
E così di luce tornerà il vento forte e delicato
capace di accarezzare lande e persone
trasportando il seme di pensieri e nuove generazioni.
E così tornerà la forza e la lava,
gli spostamenti ed i cambiamenti di confini,
dimostrando che nulla si può possedere

al cospetto dell'evoluzione
e che ogni cosa cambia di paura in novità.
La vita in fondo è una goccia
che in volo tra reale e percepito
implode nella terra
generandosi in futuro.

Milano, 15 giugno 2012 20.22

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 13.17

Sex in the End - di Marco Musso

Sesso come parola, condizione,
sesso come mero strumento di riproduzione,
come vincolo ed imposizione
che nel profondo la natura usa
per non porre mai la parola fine
alla produzione ed all'evoluzione.
Sesso come gioco, come prevaricazione,
come bilanciere di equilibrio
tra voglia e potere.
Sesso e strumento,
icona e godimento,
superlativi di sensi e movimento,
sesso come storia, come tormento.
Sesso che accomuna tutti
tra il concavo ed il convesso
sesso che rimane alla fine lo stesso, statico in oggettività,
sesso che a noi donato dev'essere valorizzato.
Sesso come congiunzione tra passione e cuore,
come danza, come perturbazione.
Sesso che in se non ha nulla
se non è l'uomo a completarne di valore il contenuto
donando nel contatto la passione e la gioia,
la fantasia e la voglia di condividere in brividi sulla pelle
quel soffio di tramontana che di calore trasporta,
da corpo a corpo, una vita colma di emozioni,
come raffica di sensazioni
che colmando gli spazi vuoti donano in sospiri
la raccolta di vissuto che trasforma
l'uomo da oggetto in soggetto di natura.

Milano 15 giugno 2012 20.03

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 12.49

Oggi vinco io - di Marco Musso

Vago, disperso nell'immensità,
fatta di confini valicati,
fatta di costrizioni mentali,
fatta di strade ed ideali
bivi e conclusioni
come se dalla nascita il destino
scriva che il nostro animo debba dai confini esser gestito.
Vivo e scruto
ogni angolo con curiosità
come se da un dettaglio
possa nascere la mia libertà
nella realtà d'opinione
dove basta un soffio e ci si muove,
nella riflessione di quel rimbalzo
che di te in me costituisce una prova.
Cerco in profondità la forza
per credere nelle mie potenzialità
nella mia attitudine a rimanere in vita
e davanti ai muri di gomma
urlo, col fiato che da dentro
si trasforma in moto collettivo
ed allo specchio dimostra che son vivo.
Qui, nello scrigno che intorno mi hai costruito,
tra la paura di perdermi e la voglia di cedermi,
alimento la mia forza con ogni mia fragilità,
perchè nel confronto è segno di sensibilità,
una nobiltà interiore
che alimenta l'animo valicando ogni sopraffazione.
Non esistono regole al gioco,
bluff costruttivi o mani fortunate ,
la vita è una partita da giocare,
nei rischi e nelle oscillazioni,
trasformando ogni errore in rivincita.

Milano, 15 giugno 2012 01.18 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 12.28

mercoledì 13 giugno 2012

Cucito tra le parole - di Marco Musso

Segui come gioco il filo del discorso
che tra nodi di comunicazione
si infila in ogni spazio vuoto.
Per colmare, completare, per stringere la morsa
di un concetto divenuto così solidità.
Scorre la mano trascinando in colore
la contrarietà dell'emozione,
di una scatola piena di parole
che null'altro desiderano
se non divenire pura conversazione.
Gioca d'impulso, gioca di gusto,
quando la lingua in passione
gioca tutte le carte della trasgressione
raggiungendo lo scopo del tema.
Vale ogni gesto, ogni repentino cambio di verso,
perchè dal discorso nasce il gioco della vita, della politica,
capace di creare dalla condivisione
la pura passionale relazione.
Allora ti sciogli, ti sbatti,
ti stropicci e ti attrezzi
di ogni piccolo congegno, fuoco d'archibugio,
capace di stimolarti e corrugarti,
capace di tingerti e di nasconderti,
capace di gonfiare le vene d'ideali
che nella voglia di esplodere
spingono parole come paletti di vita,
come abiti che vuoi indossare
per elevare la tua posizione
raggiungendo in esplosioni d'espressione
l'Olimpo della comunicazione
e l'impeto passionale dell'illusione.

Milano, 13 giugno 2012 09.18 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 13 giugno 2012 alle ore 11.44 

Espirazione - di Marco Musso

Scivola sul selciato
la mia ombra che in leggerezza
ovatta l'espressione
portando la percezione a comune proiezione.
Leggera in comunicazione
solletica l'aria per dissolversi in macchie
nascondendo al mondo i suoi problemi e le sue perplessità.
La vita in fondo la puoi assimilare con diverse modalità.
Puoi farla scivolare sulla pelle
voltando il capo in altra direzione
aspettando che il suo percorso si completi in evaporazione.
Puoi prenderla di petto opponendo idee e soluzioni
al proseguire della realtà e ad ogni dato di fatto,
dipingendo di lividi il corpo
per raccogliere in mano solo la flebile consapevolezza
che dei segni rimanga più dell'evidenza dipinta
la vacua concentrazione di un dolore
che dentro soffoca fino all'estinzione.
Oppure, come colto da lungimiranza,
accovacciarti ad ascoltarne il valore,
sfogliando tutte le sfumature
che nel tempo compongono un discorso intenso
fatto di soggetti ed azioni,
prosecuzioni e contrarietà
come un respiro che in evoluzione
abbini l'inspirazione di quanto dall'esterno donato
all'elaborazione personale del proprio vissuto
che in espirazione completa la sua naturale dimensione.

Milano, 13 giugno 2012 09.04 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 13 giugno 2012 alle ore 11.11

La collocazione del colore - di Marco Musso

Tingi di speranza
questo prato pregno di condizioni
che nello sforzo di divenire ritratto
lascia sfumature chiare per la serenita' solare
e velature adombrate come tutte le insidie
che ne compongono lo spessore di pensieri e riflessioni d'altrui visioni.
Cala come un manto
il tessuto ad invitare la sera
che nel calore delle emozioni e delle passioni
di porpora vestito accoglie le paure,
le ombre delle nostre illusioni,
che nascoste dalla luce del reale
cercano sfogo e vitalità
per prendere forma e realtà.
Ordunque pieghi il capo
alla follia di questa sera
che tra pieghe e strappi ti colora di ideale,
come se per esser se stessi
ci si debba adombrare per celarsi a quello sguardo
che nel quotidiano è convenzione.
Illusioni e perversioni si tingono di colore
come ardente braciere che nasconde l'ilarità del sole
che ora prorompente taglia di durezza e colore
la superficie di un sospiro di tela
che dalla stanchezza del riposo
riporta tracce e segni di ogni opinione.
Nello scorrere del tempo
e nel consumarsi di frasi e vissuti
il tuo istante assume toni lividi,
come la libertà che di giorno
dipinge facce e sguardi
di chi teme nel giudizio la propria intimità.
Ogni forzatura non può durare
più della sua natura
ed al termine del giorno
cala la potenza di luce e di sopportazione,
pronta ad estinguersi in bagliore
che in tappeto di stelle ogni idea, sogno o idillio
ha trovato la propria naturale collocazione.

Milano, 12 giugno 2012 20.15

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 13 giugno 2012 alle ore 10.56

martedì 12 giugno 2012

LaCeraTo - di Marco Musso

Soffia di primavera
la magia del risveglio
ogni nuova mattina
qualunque sia stata la sera prima.
Preme e strappa
l'anima ribelle
che in amore si difende
con parole che di miele
son capaci di avvolgere in armonia
la fuga di un cuore dal suo dolore,
dalla convinzione che senza lui,
dimenticando il fatto ed il dolore,
poi si muore.
Guardi e speri,
stringi i denti e vedi
la monotonia tinta di violenza
che si abbatte con viltà
su chi di cuore ribellarsi non sà.
Ogni sua vittoria,
fatta di abusi e scatole vuote,
e' solo una raccolta di false prove,
capaci di stabilire la distanza
da chi preme
ma nella relazione viver non sà.
Cuore non arrenderti
nonostante ogni colpo inferto
irrigidisca il tuo tessuto in cicatrice,
riducendo in mobilità ogni battito,
rendendoci in fine dei conti
uguali e diversi al tempo stesso.
Cuore solitario non sarà che l'intensità di un astro,
capace di sfavillare anche dietro a nuvole di temporale.
Non potrai mai dire od imporre urlando ad una stella
di smettere di brillare
perche' la luce nasce dentro di se.
Non potrai mai sminuire la natura del mare
capace di coniugare in maniera naturale
la forza e la nostalgia,
la carezza e la fantasia.
Chiusi in scatole cinesi
apriamo i coperchi liberando i sogni veri
nella speranza che all'ultima prova
si spalanchi una vita nuova.

 Milano, 11 giugno 2012 19.42

Non senti - di Marco Musso

Non lo senti quel vento
che ormai soffia per te,
che trasporta i tuoi sogni
verso un'altra realta'.
E non serve imprecare,
rinnegare il tuo io,
cancellare un passato
che in pezzi compone l'attuale.
Quando perso nei gesti,
nelle vuote critiche,
sbatti forte la vita
cercando nello spazio un perche'.
E ad ogni domanda
cerchi il senso e l'avvio
di quel percorso emotivo
che da oggi sono io.
Non basteranno chilometri,
avventure e sorrisi
per cancellare quello che in fondo
credevi infinito.
Non esiste un inizio,
come in un film la sua fine,
che non lasci sul corpo
tutte le sue cicatrici.
Ogni volta ti illudi,
ogni volta racchiudi,
un nuovo capitolo
di questa storia sbagliata,
confusa e negata,
come un pezzo, un respiro,
di una spiegazzata realtà.
Se credi all'istinto,
al coraggio ed al cuore,
guarda avanti di un metro
verso il sole per proseguire,
prima che la forza vada a svanire.
Senti che ogni tormento,
prima o poi placherà
questa voglia d'affetto
che mai piu' tornerà.
Io guardo e riguardo
l'infinito che va,
come questa mia vita
che in silenzio di notte
nei miei sogni finirà.

Milano, 12 giugno 2012 00.38

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 12 giugno 2012 alle ore 12.53

lunedì 4 giugno 2012

Coltivare la Vita - di Marco Musso

La vita e' un terreno
un campo di prova
un contenitore di sconfitte e vittorie
ed in una parola emozioni.
La vita e' uno scambio,
un'incognita,
la vita e' l'occasione
per costruire.
La vita la senti
quando in lei ci affondi,
ti avvolge,
la curi e la fertilizzi,
la vita e' la tua culla di appartenenza,
e' il tuo lavoro fatto con coscienza.
La vita non e' l'attuale
o un ricordo perso del passato,
la vita e' un pugno di terra
che in mano vuol essere amato,
curato, arato ed irrorato
di quel che di buono
tu sai seminare.
La vita e' presenza, costanza,
fatica e saggezza,
la vita e' quella goccia di sudore e di lacrima
che assorbendosi fa fiorire gemme nuove.
La vita e' sorpresa, discesa,
una corsa e l'arresa,
il punto d'equilibrio
dove con volonta' poter ripartire.
La vita la senti ogni giorno intorno
quando uno sguardo ti dona un lenzuolo di brividi.
La vita non la puoi toccare con mano,
afferrare con l'ideale
ma la senti in te come fuoco
quando risollevi lo sguardo
per spingerti un passo avanti.
La vita e' quel soffio che ti accarezza
e al mattino ti sveglia con la sua brezza,
la vita e' un miracolo, un dono,
una sfida, una prova,
capace di scuoterti e fermarti in bilico
ad un passo dal vuoto.
La vita e' la scommessa che fai col destino,
quando ti desti di nuovo al mattino.
Lei ti prende, ti vuole, ti spinge e poi duole
ma tessendosi addosso come pelle rinnova
il sorgere di un inizio da ogni tua fine
come l'alba che ti abbaglia dall'oscurita'.

Milano, 04 giugno 2012 00.58