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mercoledì 13 giugno 2012

La collocazione del colore - di Marco Musso

Tingi di speranza
questo prato pregno di condizioni
che nello sforzo di divenire ritratto
lascia sfumature chiare per la serenita' solare
e velature adombrate come tutte le insidie
che ne compongono lo spessore di pensieri e riflessioni d'altrui visioni.
Cala come un manto
il tessuto ad invitare la sera
che nel calore delle emozioni e delle passioni
di porpora vestito accoglie le paure,
le ombre delle nostre illusioni,
che nascoste dalla luce del reale
cercano sfogo e vitalità
per prendere forma e realtà.
Ordunque pieghi il capo
alla follia di questa sera
che tra pieghe e strappi ti colora di ideale,
come se per esser se stessi
ci si debba adombrare per celarsi a quello sguardo
che nel quotidiano è convenzione.
Illusioni e perversioni si tingono di colore
come ardente braciere che nasconde l'ilarità del sole
che ora prorompente taglia di durezza e colore
la superficie di un sospiro di tela
che dalla stanchezza del riposo
riporta tracce e segni di ogni opinione.
Nello scorrere del tempo
e nel consumarsi di frasi e vissuti
il tuo istante assume toni lividi,
come la libertà che di giorno
dipinge facce e sguardi
di chi teme nel giudizio la propria intimità.
Ogni forzatura non può durare
più della sua natura
ed al termine del giorno
cala la potenza di luce e di sopportazione,
pronta ad estinguersi in bagliore
che in tappeto di stelle ogni idea, sogno o idillio
ha trovato la propria naturale collocazione.

Milano, 12 giugno 2012 20.15

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 13 giugno 2012 alle ore 10.56

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