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lunedì 30 luglio 2012

Barcollare o decollare - di Marco Musso

C'era un posto nel mondo
dove batteva il cuore,
dove sguardo nello sguardo
era un avanzare, un condividere,
era un permanere in aria a mostrare alla gente
dove finiva il globo e dove iniziava il nostro mondo.
C'era un noi, un condividere emozioni,
uno scambio reciproco che liberava il cuore,
nella piena commozione di concedere,
istante per istante,
la parte più intima del noi,
dove mano nella mano si camminava senza paura,
scansando ogni ostacolo perché per quanto enormi
insieme si volava, ci si capiva,
insieme nel cerchio della vita si cresceva
senza timori ma con convinzioni.
In una parte del mondo abbiamo vissuto, goduto,
abbiamo fatto crescere l'invidia nel prossimo
rapito dalla complicità che si disegnava sui nostri volti
illuminandoci in un sorriso.
C'era un percorso, sabbioso, roccioso, fatto di noi.
C'era attenzione, c'era coesione, perché ogni pensiero
nasceva dentro accendendosi in te.
C'era quel che non trovo più,
soffocato in un contesto che punta lo sguardo
nell'egoismo della sopravvivenza,
nel pensiero che quel che ci circonda non importa
e quel che sono io è solo apparenza.
C'era quella forza che ora non vedo più
quella volontà di spaziare nel mondo con la fantasia,
con la forza di dirti sei mia,
con la certezza che in me riversassi la tua piena fiducia,
il rispetto per quel che sono, essere umano pensante,
col vizio di amare quel che mi circonda,
con l'affettività innocente che guida i sognatori
a commuoversi la sera davanti ad ogni nuova aurora.
Io continuerò il mio cammino,
con lo sguardo fisso al destino,
senza timori o paure perché da grande
ho imparato ad assumermi ogni responsabilità,
perché le scelte fatte son dettate
dal mio essere costantemente ed unicamente solo me stesso.
Io permango in bilico perché questo so fare,
sempre e costantemente al di sopra del ovvio,
del comune e del banale.
Io ho dedicato e dedicherò la mia vita alla costruzione del nostro amore,
di quel che in me ha rappresentato la nostra vita,
l'unione, il battere della congiunzione dei nostri cuori
in un miracolo nuovo,
la nostra necessità di metterci in discussione per crescere,
la riflessione del meglio e del peggio che in un figlio
ti apre la mente per unire, per amplificare quelle sfumature
che con lui diventano gioie infinite.
Qui, dove la gelosia non può trovar posto,
apro le finestre per cambiare l'aria,
per provare a ripartire,
per far si che quanto investito mantenga chiara la propria ragione d'essere.
Qui, rispettoso di ogni posizione,
torno a posare questo nuovo mattone,
non per forza, non per delusione, non per perdita o per dignità smarrita.
Qui dove nella realtà il vero uomo lo dimostra nei fatti
scelgo il noi, quel che di buono è rimasto,
quelle briciole di pane che sfamano uccellini pronti a volare,
come inaugurazione di questo cammino,
che può decollare ad ogni nuovo mattino,
finchè il rispetto e la voglia ne siano guida per questo nostro destino.
Io, instancabile sognatore,
provo nuovamente a volare,
allungando la mano prima di saltare
e nel chiudere gli occhi aspetto nel vuoto
di sentire la tua stretta,
di chi non ha paura ma sente come priorità
la voglia matta di decollare.

Milano, 30 luglio 2012 23.34

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 30 luglio 2012 alle ore 23.42

sabato 28 luglio 2012

Un pastello di sereno - di Marco Musso

Vorrei,
in poche parole regalarti una linea,
per disegnare il tuo splendido sorriso
non di malinconia ma di sereno.
Vorrei nel tuo essere piccola dirti
che domani è un giorno nuovo,
un'occasione come fiore
di sbocciare al nuovo sole.
Vorrei che vedessi il tuo futuro,
da quelle salate lacrime che isolandoti dallo spazio
di linfa fertilizzano un destino,
fatto di teste chine,
fatto di vibrazioni di oscura paura,
fatto di una forza che di violenza spezza il tempo,
facendo cadere davanti a te
la tua vita e quel che porta via con se.
Vorrei,
con una carezza regalarti un raggio di sereno,
capace di sfondare le nuvole,
capace di regalarti per il cuore una protezione,
tu aurora nobile,
tu campo di grano strappato dal vento di tramontana,
tu che di mille escursioni ultraterrene,
mai avevi immaginato questo.
Io vorrei,
con il pensiero saldare quelle crepe
che disegnano l'attuale, incrinano il reale,
tingono d'amaro ogni esternazione
ma non temere,
il mio pensiero è gia' in volo
per disegnarti nel cielo l'arcobaleno,
perchè di terreno non c'è tempesta
che dalla paura non conduca
dopo i danni al sereno.
Io vorrei quel che non posso,
vorrei solo per un momento
sollevarti dal tormento,
da questa condizione che incide la tua pelle,
che chiude gli scuri del cuore
ponendoti in protezione,
soffocando quella danza che da sempre ti accompagna
e di te racconta della vita in ogni evoluzione.
Io vorrei donarti un pastello di sereno
per disegnare tutto l'affetto per un cammino nuovo.

Milano, 28 luglio 2012 17.22

pubblicata da Marco Musso il giorno sabato 28 luglio 2012 alle ore 17.23

Ascoltare la vita - di Marco Musso

Qui appesi ad un brivido
capiamo il senso della vita,
lo scambio di respiri,
l'intesa ed i sorrisi.
Qui scopri la differenza
tra chi giace e chi muore.
Qui fra due persone vedi il cielo,
l'intesa, la comprensione,
vedi la forza dell'amore,
la volontà anche davanti alla malattia
che immobilizza corpo ed orgoglio,
di lottare con il cuore
portando il fusto a flettersi per inseguire l'amore,
lo scambio diretto tra due persone,
fino a diventare icona di natura
nell'essere di pura gioia
salice piangente.
Qui capirai la meraviglia,
anche nel dolore,
anche nelle prove,
di stare al mondo
con la voglia di collezionare istanti e certezze,
voglie e carezze
che nell'intesa appenderai al sole.
Qui davanti ad un mare di futilità,
nella commozione esploderà il mio applauso
ed il sincero ringraziamento
a chi con un sorriso
mostra al mondo il paradiso.

Milano, 28 luglio 2012 09.17 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno sabato 28 luglio 2012 alle ore 14.13

mercoledì 25 luglio 2012

Rinchiusa in una bolla di sapone - di Marco Musso

Voglio,
come speranza più che richiesta,
esser normale,
riavere quello spazio del cuore libero
per guardarmi altrove.
Vorrei avere l'animo leggero,
sollevato dal peso che da anni
per destino mi porto dietro.
Vorrei non essere vittima di un errore,
della follia di un istante,
dell'idea che come oggetto potevo esser trattata.
Io sono come la brezza del mattino,
timida nel superare i timori ed i tormenti di ogni nottata,
come incubo, come lento perpetrarsi
di una lenta agonia.
Io leggera come farfalla sfuggo al dolore ed al rimpianto,
come se per la follia debba vivere rinchiusa
in questa bolla di sapone,
in una campana di vetro che mi tiene lontana e vicina dalla vita.
Io non voglio più vivere nell'ombra della mia realtà,
non voglio più sentire la violenza del tuo tatto,
la tela che di dolore e rancore hai avvolto al mio corpo
in quell'istante imprigionandomi nel tempo.
Non voglio più chiudere la porta al destino,
vergognarmi per quel che non so più provare,
come cristallo infranto non voglio sentire
la mia vita come crepa, come cicatrice.
Non voglio più riflettermi nelle tue pene,
nell'orrore e nel gesto di sopraffazione.
Non voglio più credere al cieco fardello,
che da quel punto io ho dovuto indossare
all'età in cui si ha solo il diritto di volare.
Io spirito libero voglio tornare a galoppare,
scalciare imbizzarrita di fronte alla vita,
voglio succhiare il midollo del tempo
perdendomi nella peculiarità di ogni novità.
Voglio sentire il vento ribelle,
sfiorare il corpo e tutta la pelle.
Voglio tornare di nuovo ad amare,
sentire, fidarsi e lasciarsi andare.
Voglio anche solo per un istante
fondermi nel corpo
di chi è abile a conquistarmi il cuore,
di quell'uomo capace di superare la natura
e in dolcezza sfiorarmi di brezza la pelle
per donarmi la fiducia e la chiave del cuore
per tornare finalmente a lasciarmi andare.
Non voglio più temere il genere umano
spingendomi alla diffidenza per non soffrire.
Io cuore fragile, voglio provare
l'amore normale che porta il cuore a deflagrare.
Rinchiusa in una bolla di sapone attendo paziente

che il nuovo giorno mi regali una nuova dimensione,
la capacità di voltare lo sguardo altrove,
di sentire la forza che mi dona mio figlio
per domare la coda di luce dell'arcobaleno.
Voglio tornare anche solo per cinque minuti
a risplendere di luce e ad inseguire i mattini.
Voglio il brivido sulla pelle
capace per un istante
come alba nuova d'emozione
di farmi morire solo per amore.

Milano, 25 luglio 2012 04.20 a.m.


Dedicato a Erika e a chi ha subito violenza.

Pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 25 luglio 2012 alle ore 4.35

La trasgressione del mattino - di Marco Musso

Fugge il tuo sguardo
perso fra le persone.
Fugge alla ricerca del proprio amore.
Sento un calore
avvolgermi di candore,
sento il desiderio
di novità e passione.
Sento che il destino sprona gli arditi,
gli animi in fuga verso i mattini.
Sento che l'amore solletica la pelle
di chi in imbarazzo disegna illusioni.
Sento che fra tanti in me sei approdata,
per confidarmi ogni tua emozione,
io traghettatore di animi puri, smarriti nel mondo,
in corsa perenne verso la meta.
Sento che il cuore batte ancora,
nel sogno, alla ricerca della propria riflessione.
Sento che nel seguirmi cerchi un sollievo, una scusa,
la direzione per soffocare ogni salita.
Sento che non esiste un punto finito
che non abbia un inizio per concludersi in fine
disegnano in sequenza la linea del tempo,
che nella trasgressione del vivere
tra le stelle ha congiunto il nostro mattino.

Milano, 25 luglio 2012 01.53 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 25 luglio 2012 alle ore 2.13

L'abbraccio delle stelle - di Marco Musso

Siamo foglie sollevate dal vento,
appese ed arrese,
in fuga dal tempo.
Siamo segni e sostanza,
siamo la nostra coscienza.
Siamo un treno in fuga verso il futuro
nell'impotenza perenne di delinearne un solo tracciato.
Siamo avventurieri e sognatori,
siamo fili tesi sopra teste e persone,
siamo quel che non credevamo di essere,
lacrime malinconiche che dal cielo implodono nel terreno
generando in sorriso un fiore per il domani.
Siamo costanza, apparenza,
siamo linfa vitale per la nostra speranza,
siamo un viaggio che parte dalla propria fine
dimenticando nel tempo il passato
che di nostalgia ci ha fatto soffrire.
Siamo avvolti di segni e ricordi,
passi e tormenti,
siamo primavere ed autunno
per tornare e partire
nel perenne dilemma per chi poi soffrire.
Siamo quel che vogliamo,
lottiamo e speriamo,
destati da un sogno e assopiti nell'illusione,
in questo precario equilibrio
di voglia e di passione.
Scivola sulla pelle il nostro destino,
voluto, carpito,
rubato, ferito.
Resta rinchiusa alla fine dei conti
la malinconia che in solitudine
in abbraccio è svanita,
il soffio di vento che di un cuore sincero
per amore in vita è spirato.
Siamo segni e sostanza,
stelle di appartenenza,
che brillando la sera in ogni emisfero
non ti lasciano mai solo ed arreso
sul bordo del precipizio,
avvolgendoti in consolazione
di abbracci colmi d'amicizia vera.

Milano, 25 luglio 2012 01.03

Dedicata a Simona Mammoli

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 25 luglio 2012 alle ore 1.22

Nel vuoto delle parole - di Marco Musso

Soffia nel vento il mio nome,
come natura che disegna il profilo di un volto,
il destino, il sorriso, la mia volontà
di celarmi ogni istante nell'oscurità,
tra cespugli e rami di questo fitto bosco.
Così un mattino innanzi a me ti sei parato,
con la sorpresa del sole che filtra fra le mie ombre,
come segno, come sogno,
come cieco destino,
tu che nel mio profilo chiedevi a me un aiuto.
Io di fragilità son sempre stata,
ramo esile proteso con orgoglio a sfiorare il cielo,
smarrita nel sogno, nel ritrovare me stessa,
io nel profondo ho scovato un motivo,
il senso, la forza, la volontà ed il rigore
di superare con dignità anche queste nuove prove.
Cosi ti ho donato ogni istante passato,
il mio nome, il colore ed ogni cieco candore,
cosi ti ho raccolto come foglia al tramonto
che di rosso autunnale minaccia nella paura di sparire.
Io che da sempre cadevo in picchiata,
io che da sempre sulla pelle ho provato la vita,
io che lottavo contro la mia depressione,
in te ho trovato il motivo per la mia risalita.
Non ti chiedere mai perchè l'abbia fatto,
non chiedermi mai dove sia l'energia,
resta il fatto come fine di questo racconto,
che nel cibo ho lottato contro l'anoressia.
Io che pensavo di condurti avanti,
io che aravo il campo della mia vita
sperando che dopo l'estate gioviale
da te sarebbe cresciuto il mio, il tuo,
il nostro raccolto.
A volte la vita si presenta cosi,
come soffio, come brezza,
con la sorpresa in tormenta.
Io che sognavo idealizzando un futuro,
io che raschiavo il barile per solidificare l'unione,
mi sono ritrovata sorpesa sul mare,
come barca di carta abbandonata al suo destino,
come scusa colmata di vuote parole.
Cosi son rimasta come foglio di seta,
un bianco candore che parla di me,
di me che da sempre ho creduto di esser
la causa e l'accusa dei mali del mondo.
Ora ho capito perchè doveva accadere,
perchè mi toccasse di soffrir per amore,
ora ho capito che tra i due il più forte non è
quel che scappa ma chi in fragilità rimane.
Ora che d'impunibile colpa il tuo corpo si è macchiato,
a me non resta che dedicarti questa mia novella,
per dirti che la fuga ha lasciato in me una crepa
da cui nuova luce riesce a filtrare.
Ora ti guardo fisso negli occhi
ovunque nel mondo tu sarai approdato
col tuo bagaglio che pesa di vuoto,
col mio rancore che in forza ora è rifiorito.
Io sono qui con coraggio a dirti,
che fra i due io domani sorgerò,
come alba, come mistero,
come segno del cuore e del dolore provato
come la luce che in me rafforza
la volontà di credere in un mondo migliore,
che anche nel vuoto sono stata capace d'amare,
di lottare, di guardare come adesso
nuovamente il mio orizzonte.
Io ora in sicurezza nella tua silente presenza ho suonato la mia canzone.

Milano, 25 luglio 2012 00.18

Dedicata a Anna Solo Stupendo

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 25 luglio 2012 alle ore 0.32

martedì 24 luglio 2012

Divisi dal sole - di Marco Musso

Piove da un cuore,
piove per amore,
per un gesto che nella piena intensità
porta il passo indietro,
all'altezza nobile e cristallina
della purezza di questo mare.
Nella sua profondità
la vita ti prende e ti invade,
ti guarda e ti scuote,
ti porta su in alto fino alla separazione
dove nel distacco ritrovi tutte le emozioni,
amplificate nel loro senso futuro,
disegnate nell'esplosione di tutte le emotività
che arricchiscono la mente di significati,
nella nostalgia di quel che non puoi più.
Oggi come sempre il mio pensiero vola a te,
a te anima mia,
a te che mi hai afferrato in caduta libera,
a te che ci sei e sempre ci sarai,
perché è evidente non si può spegnere il sole.
A te che in luce sai descrivere l'emozione
dedico queste parole,
come cerchi che nell'etere disegnano nell'imbarazzo
l'immensità e le speranze sulla pelle.
A te volgo il mio pensiero,
la stima, l'orgoglio,
il mio animo ed ogni nuova frontiera,
a te che non hai bisogno di parole,
per te che son libro aperto,
a te cielo terso d'universo,
a te anima fragile, sincera e caliente,
a te che sei passione io cedo
la mia più intima profondità,
quello che in vita nessuno mai saprà.
Come instancabili avventurieri galopperemo
sempre al tramonto su quella linea di commozione
che divide ed invade in un battito la sera,
il sogno dal concreto.
Qui dove ogni cuore si dispera
troveremo il nostro spazio,
la nostra atmosfera,
intensa per passione nella sua cristallina apparenza
da percepirsi in assenza come brividi sulla pelle.
Qui deporremo la nostra vita,
fatta di scelte e sconfitte,
cicatrici e dipartite.
Qui al crepuscolo attenderemo l'avvenire,
spogliati dalle comuni testi
troveremo la nostra dimensione,
quel calore che da dentro ci pervade,
che in silenzio ci farà urlare,
quell'essere luminosi di sincerità
come questa stella che nell'immensità
di dolcezza è nata già.
Qui al cospetto dell'idillio saremo un solo corpo,
la congiunzione di un'anima all'orgine spezzata,
divisa per destino e ritrovata per amore,
qui nell'ombra di ogni cecità,
saremo quel che da sempre siamo già,
la consacrazione nel battito di una sola anima.

Milano, 24 luglio 2012 ore 14.08

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 24 luglio 2012 alle ore 14.51

Sole e cuore - di Marco Musso

Esiste un soffio, un senso, un viaggio.
Esiste il cuore, la vita, il coraggio.
Esiste una dimensione al di là dei sogni
dove ogni animo trova la sua parte migliore,
dove il percepito diventa reale,
dove il battito rinnova il cuore
divenendo traino e motore.
Esistono cose che non vedrai mai,
persone che ti sfioreranno
svanendo nell'incompatibilità di sensazione,
esistono attimi fuggenti ed attimi eterni.
In questo vortice di condizione
esplode l'animo per amore,
la forza naturale che nel contatto
diventa evoluzione,
diventa la forza che smuove il mondo
e quella persona dal potenziale emotivo infinito,
capace di invaderti il cuore,
di svegliarti nel torpore,
capace di farsi sentire sulla pelle
come rinnovata essenza d'amore.
La forza di un battito fa esondare ogni contesto
perché non c'è godimento migliore
che perdersi nella propria riflessione
che cambia per forma e non per sostanza.
La fortuna di ritrovarsi clone di un animo speciale,
il contatto e l'intesa,
il sole che amplifica il desiderio e la voglia di bene,
il ritrovarsi in ogni parola e pensiero
sentendo la libertà di agire
senza giudizio e pene,
senza la necessità di ergersi in maschera
per garantire al cielo il sereno.

Milano, 23 luglio 2012 08.50 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 24 luglio 2012 alle ore 3.29

lunedì 23 luglio 2012

Anime in viaggio - di Marco Musso

Siamo tutti in bilico
fermi in punta di piedi
alla porta del cuore
dove forza ed amore
stringono in pugno l'emozione
e non ti lasciano andare.
Siamo tutti animi in partenza
con il corpo in viaggio da una vita
con lo sguardo teso e volto al crepuscolo,
dove estinguere i dolori
nei brividi di nuove emozioni.
Siamo essenza e presenza,
ricordi e coerenza,
con la lacrima facile per dileguare la sofferenza,
con la voglia folle di farsi possedere dal vento in faccia,
con il desiderio di donarsi al calore del sole
come girasole nobile di cuore,
restando disteso in umiltà
per non guardare la fragilità di questa libertà.
Tremule emozioni conducono palpebre e sfiorate impronte all'azione
Volgendo lo sguardo al sogno
rimani ad occhi chiusi per prendere il volo.
A volte, come accade a me nella realtà quotidiana,
tra smarrimento e ricerca di emozione,
accolgo con sospiri il cielo e le sue stelle
avvolto nel brivido che sulla pelle mi accompagna
dalla sera al nuovo mattino.
L'essere umano e' solito crogiolarsi
tra sarò e non ho potuto
nello smarrirsi dietro ad un sorriso\nell'attesa di giungere a sera
per ripartire in sogno al sorgere del giorno.

Genova, 23 luglio 2012 07.23 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 23 luglio 2012 alle ore 19.49 

Respiro del mattino - di Marco Musso

Petali di rose si stagliano sul sentiero,
su questo specchio d'acqua sincero
che come la vita riflette la propria essenza
di essere in distanza luce che in divenire
sarà rondine di primavera per non morire,
come guida che di calore spinge l'istintività altrove.
Nell'istante dello schiudersi del cuore vive la mia anima,
fatta di fragilità ed euforia,
fatta di tremori e palpiti,
fatta di bagliori e d'intensità .
Accompagna cosi in armonia
il calore di quest'estate
che tra grilli e cicale
mai ti lascia solo.
Come un comandamento fai seguire
respiro al respiro,
passo dopo passo verso il tuo cammino,
intenso, racchiuso,
voluttuoso e proteso,
ma sempre e comunque sincero.
Colgo la mano,
colgo il pensiero,
e nella purezza del sole che ti sveglia al mattino
vivo dell'intensità di questi istanti
che in respiro smuoveranno la vita
verso il proprio destino.

Genova, 23 luglio 2012 07.05 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 23 luglio 2012 alle ore 13.08

In pegno un sorriso - di Marco Musso

Oggi ti regalo il mio sorriso,
un segno che disegnando il mio volto
mi mette in contatto e relazione col tuo dolore,
con un vivere sempre in salita
che non concede fermate o respiri.
A te che di curiosità
ti domandi perchè prioprio a me,
a te sconosciuto spettatore,
fragile pescatore di sogni
perso davanti all'universo.
La vita è tutta qui,
una tela che in trama tesse,
di gente in gente.
il futuro e la società.
Qui tra mille persone
il mio sorriso lo dedico a te
che sei in partenza verso il destino,
a te che nel consumare il tempo
capirai a chi donare a tua volta il sereno,
perchè per un attimo
con un sorriso ti ho salvato.
La vita è donare, guardare,
abbracciare, volare,
creando con un gesto un cammino
nel bacino del vivere in civiltà,
mano nella mano di chi si disperde.
arricchendo di generosità uno sconosciuto.
Questo è il mio sorriso,
nel vento lanciato,
questo è un dono,
il pegno che in mano ti ho lasciato.

Milano, 19 luglio 2012 13.25

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 23 luglio 2012 alle ore 11.46

Una bolla d'emozione - di Marco Musso

Corre il mio dito di frenetica pulsione
a rincorrere il sogno, il ricordo,

ad indicare la direzione da perseguire.
Vola questa sensazione come percezione,
come luce nel vuoto che riflette la sua natura di forza propulsiva
capace di muovere il battito alla velocità dell'amore,
in caduta libera alla ricerca
della piu limpida e nobile realtà.
Li nella foschia della sera,
avvolto di mistero e paura,
gravito tra la realtà e la mia vibrante profondità
nel sentirti in distanza dentro di me,
pronta a sussurrarmi il valore che in sensibilità
riesci a cogliere come preziosità in me.
Qui siamo musica posseduta dalla nostra canzone,
note ribelli in fuga dalle parole,
dalla monotonia, dalla realtà oggettiva delle persone.
Qui dove ogni respiro completa l'azione,
l'infrangersi diventa dovere
per riflettere ogni prospettiva,
ogni angolo timidamente oscurato all'anima mia.
Schiude in un brivido ed una lacrima
questa melodia fatta di noi,
nelle vibrazioni e nelle pulsioni,
in voli irrequieti votati alla follia.
Li dove alzi lo sguardo al sole
nella rinnovata sicurezza del noi.
Qui nella nostra bolla d'emozione,
dove dita e cuore si inseguono a formarsi in cometa,
urlo al vento il tuo nome per sentir tremare ogni mia certezza,
rimanendo spettatore ed attore davanti a questo fiume d'emozione
dove dolce è affondare nella culla dell'amore
annegando di gioia in questo ultimo impeto di realtà,

Milano, 19 luglio 2012 09.18 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 23 luglio 2012 alle ore 11.32

cosi - di Marco Musso

Non aver paura... chiudi gli occhi e sogna ancora... la vita nelle sue pieghe regala sempre qualcosa... Marco Musso

Savona, 23 luglio 2012 00.00

Sogno - di Marco Musso

Ho guardato il cielo, nella sua immensità, ed ho capito che è capace di contenere voglie e scelte, sogni e segreti. Ho capito che la vita è pura emozione, da condividere con cuori e persone perché in un sorriso puoi gioire ed in uno sguardo puoi morire. Questa stella di tante la dedico a te, che ci sei sempre stata anche prima della realtà, la dedico a chi questa notte guarderà il firmamento e sarà capace di donarmi un sorriso nello smarrimento di sogno e destino.

Savona, 21 luglio 2012 22.30

giovedì 19 luglio 2012

Salto nel vuoto - di Marco Musso

Vorrei averti qui,
con le tue perplessità,
con le tue vibrazioni,
su quella seggiola tra luce e passioni.
Vorrei poterti guardare,
non come ogni notte in un sogno,
ma come musa che mi accompagni nel giorno.
Vorrei passare tutte le ore
ad ammirare il tuo profilo,
come monte sinuoso tagliato dal sole.
Vorrei possedere ogni tuo respiro
per colmare l'ultimo mio esalato
nel momento in cui il tuo animo mi ha sfiorato.
Vorrei sorreggere le tue paure,
come ponte di legno appeso tra le sventure,
in continua oscillazione come i nostri corpi,
che disegnano in aria le evoluzioni
di pensieri e passioni.
Vorrei aspettare mattino,
ammirando come scultore
il tuo corpo ergersi alla forza di turgide vibrazioni
genuflesso a questa luna che ritaglia nel tuo profilo emozioni,
vistose come le pulsazioni che fanno esplodere il cuore,
nell'interpretazione di questo ritratto
che penetra ogni realtà per cospargere il cielo di ritagli di stelle
come tutti i nostri sogni stesi ad asciugarsi alla luce del sole.
Qui dove la brezza è avvolgente contenitore,
esplode sulla pelle il brivido della passione,
di una mano impertinente che ha come unico scopo
di scoprire fra l'imbarazzo il tuo piacere,
quel profondo sussulto che si contorce di passione
come le tue labbra che si schiudono all'amore.
Qui come astro attraverso l'universo
per poter morire la notte in piena follia

nell'ultimo bagliore di passionale luminosità.
Qui dove i sogni accolgono nuove identità,
lascio pervadere ogni mia presenza
per sentire in un attimo il vuoto
in cui perdere il respiro ed i sensi,

in cui ritrovare se stessi,
in questo salto nel vuoto
che in un soffio si protrarrà in sogno all'infinito.

Milano, 19 luglio 2012 01.24 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 19 luglio 2012 alle ore 1.31

Scorre l'animo sul fiume - di Marco Musso

Scorre il fiume con indifferenza,
con un moto armonico e suadente,
come volesse richiamare la città e la gente
al suo ritmo vitale,
dove ogni sguardo coincide con la vita,
dove ogni persona nell'idillio
vive della propria passione
sullo specchio della personale riflessione.
Qui dove un mondo a parte scorre,
con la sua naturale superiorità,
con la sua magica fluidità
che da sempre ha attratto
presente e passato,
negli occhi sognanti di bimbi e nonni
che in quelle oscillazioni vedono galoppare
puledri e stalloni,
sul prato perso della libertà,
nel crogiuolo dell'affetto e della fantasia,
dove poter deporre l'anima mia.
Qui dove il disperato nel ritaglio di luce cerca un appiglio,
come se nel suo defluire
possa l'anima fuggire
trovando una nuova dimensione.
Qui dove ogni riflesso sembra tracciato,

un istante in pugno dal pittore afferrato,
con le svirgolate del cuore,
con i balzi di quel contrastato colore.
Qui dove puoi tornare a sognare,
mano nella mano,
sguardo a perdersi alla ricerca dell'amore,
iniziando con un passo a volare,
aprendo le gabbie del cuore,
finchè ogni animo possa scontrarsi nell'infinito

della luce che in alba ha tracciato un nuovo destino.

Milano, 16 luglio 2012 21.34

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 19 luglio 2012 alle ore 0.59

Due passi nella mia città - di Marco Musso

Passo dopo passo
consumo il ritorno verso la sera,
quando in stanchezza di quanto donato,
il sole china il capo
di quel che di reale ora assume
solo il ricordo di quanto vissuto,
ora che ogni profilo
d'oro si tinge d'intesità,
marcando ogni profilo di vitalità.
Passo spedito a scoprir quel che già è noto,
quello che in  quotidianità
è solo una scia che non cogli
mentre vola via.
Tra pareti di colore
vedi vite che s'incrociano,
tutte dal diverso destino,
tutte sul selciato
con lo stesso peso.
Vedo il passato ora consumato,
sorretto dal valore di chi
nonostante tutto è discriminato.
Vedo la fretta
che ora diventa boria,
nella corsa infinita di terminar questa storia.
Vedo la gioia di un cane
che in fedeltà ha atteso un giorno intero
per dimostrare tutto l'amore in felicità.
Vedo vite appese,
accovacciate alle proprie arrese.
Vedo trucchi, pizzi e merletti
che in botteghe si adornano
per cercar prede,
vedo intrecci di buonismo
mischiato alla diffusa maleducazione,
che in ribellione e protesa
nel vuoto fanno solo abbassare la testa.
Vedo scambi di pensieri e novità,
vedo la vita che si affaccia,
la vita che fugge e quella che verrà.
In questa avventurosa conquista della libertà
e della mia città,
sento che la vita nasce da qua,
in strade intrise di paure ed avventure,
sorprese e novità,
qui dove la vita si concepisce nel contatto,
diventando sommatoria di profumi e ricordi,
esperienze e vissuti,
qui dove quel che conta
è posto sul piatto del destino,
pronto per divenire
un nuovo mattino.

Milano, 16 luglio 2012 20.35

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 19 luglio 2012 alle ore 0.39

mercoledì 18 luglio 2012

Il sentiero - di Marco Musso

In punta di piedi percorro
un filo di luce disteso,
sopra il mondo ed il reale,
come fosse congiunzione
tra il mio cuore e l'amore.
In punta di piedi rimango
me stesso sopra ogni cecità,
sopra la coltre che ovatta il mio battito,
desideroso di galoppare per esser se stesso.
Batte senza sosta,
come puledro sempre in corsa,
verso il suo destino,
una linea di sereno dove accogliere l'arcobaleno.
Corre contro il vento
urlando alla sera
la passione che arde la vita
fino a completarla in forti emozioni.
Siamo contenitori,
diversi per sostanza più che apparenza,
siamo note che in piano colmiamo la stanza,
per chi è vuota e per chi la vede piena di segreti.
Siamo noi, sognatori esiliati,
scherniti perchè facciamo paura,
quelli che lasciano libere di esprimersi le mani,
scivolando tra piacere e paura.
Siamo noi,
votati all'emozione, quella vera, sincera,
quella che ti fa battere il cuore,
quella che distingui a distanza,
limpida nella sua trasparenza,
incandescente per la sua irriverenza.
Siamo così,
come aquiloni al vento,
tinti della nostra passione
con i colori del cuore,
nostalgici di quei momenti che ricorderemo in eterno,
che vivremo qui dentro,
nella gioia e nella convinzione
che mai nessuno ci urterà.
Noi sopraffini, delicati e sinceri,
noi che sfioriamo la vita per provare sentimenti veri,
noi che danziamo con le parole alla sera,
perchè in condivisione l'emozione è sincera.
Scende verso l'infinito la mia mano,
a cercar di raccogliere ogni istinto,
nel desiderio di sanar ogni voglia,
nel intento di sentirti qui accanto
nella fragilità e nella sicurezza
di uno sguardo e di ogni carezza.
Vola come foglia ogni mio pensiero,
sospinto da questo caldo sentiero
che conduce il cuore alla follia
nell'idea che anche solo per un istante
tu sia tutta mia.

Milano, 18 luglio 2012 01.48 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 18 luglio 2012 alle ore 1.5

martedì 17 luglio 2012

La sinfonia del sole - di Marco Musso

E' una notte magica,
piena di stelle,
dove ogni ombra sembra avvolga la pelle.
Sento un sospiro invadere il cuore,
corpo nel corpo
sento rivivere la mia parte migliore.
Vola con leggerezza la passione del mio sole,
il caldo verbo dell'amore.
Amore senza tempo,
senza legami,
senza tormento.
Amore puro, incandescente,
di quelli infiniti che ti sollevano dentro,
nati per caso o per destino,
che valicano monti esplodendo alla sera.
Amore come ruscello,
come fiume irruente,
capace di invaderti completamente.
Amore come due cuori,
capaci in ribellione di pulsare a distanza
battendo nel silenzio all'impazzata per farsi sentire.
Amore come parole,
il miele che mi lasci colare,
la dolcezza che dallo sguardo mi scruta
per farmi innamorare.
Amore come il tuo nome,
come la volta celeste che d'aurora tinge i timori,
come l'intensa passione che mi pervade,
come l'attesa di un tuo cenno per vivere,
come l'avvolgente sorpresa che mi ha salvato
nel luminoso miracolo che mi hai donato.
Amore come la fuga,
il nascondiglio di un cuore,
lo scrigno segreto che contiene il nostro amore,
il valore, la passione,
la capacità di colmarsi in sorrisi
e morire sulle labbra come il sole
che al tramonto sfiora l'orizzonte per spegnersi in sogno.
In questa notte magica detengo il tuo dono,
il corpo, il tuo cuore, la passione della tua immaginazione,
di quella fucina di energia buona
che smuove ogni mano verso il piacere.
Qui dove ogni individuo si distingue in azione,
battono le passioni più forti in unicità,
come Romeo e Giulietta divisi da un balcone,
che nell'impedimento amplificava il piacere e l'amore,
il desiderio e l'unione in un cuore.
Qui dove ti ho trovata e raccolta rivivrò ogni sera,
avvolto in un tappeto di stelle, di sogni, illusioni,
alla luce delle nostre fantasie.
Sul palmo della mia mano sempre ti condurrò,
come pegno, come riconoscimento di valore,
perchè in lucciola a me ti sei rivelata,
splendente compagna di questa vita vissuta.
Qui dove all'unisono batte il cuore,
splende l'abbraccio che all'infinito ci unirà.
Mano nella mano,
in un abbraccio sincero,
unendosi corpo a corpo intonerà
l'esplosione di questa sinfonia del sole.

Milano, 17 luglio 2012 02.02

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 2.09

Labbra di sapone - di Marco Musso

Due labbra si schiudono,
come invito, come fiore,
come quel che potrebbe e non è mai stato.
Due gote si scoprono,
avvolte dal sole,
dal tempo che chiude
tra le nuvole ogni possibile ragione.
Tu sei li, avvolta nel sonno,
con espressioni che dipingono sul volto
i voli del cuore,
le involuzioni di quella vita
che resterà a me sempre ignota,
che sarà icona e fraintesa
voglia e resa,
quella mano di colore e cuore,
che scuote la fantasia
facendomi consumare
un milione di parole
solo per dirti grazie.
Grazie per quel che non c'è,
grazie per avermi sollevato e stuzzicato,
grazie per aver disegnato questo sogno ad occhi aperti.
Grazie per rimanere li, come naturale emozione,
come bolla di sapone,
avvolta nel mistero e colore,
facendoti osservare con passione,
con la smania di consumare tutto il tempo a disposizione
per sognarti e rimirarti,
con la paura ed il timore
che a breve in uno schiocco
con le palpebre svegliandoti,
per un attimo incrocierai l'intenzione
e abbassando lo sguardo come vapore svanirai,
rimanendo aroma ed impressione
di questa breve, lunga emozione.

Pavia, 16 luglio 2012 08.35 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 1.20

Un filo per l'amore - di Marco Musso

La seduzione è quella sinfonia
che collega la voglia all'amore,
lo sguardo alla passione.
E' una brezza,
che lenta fai soffiare,
come carezza che dai capelli,
senza farsi accorgere,
come volo di farfalla arriverà al cuore.
La seduzione è la ricerca dell'armonia,
di quel respiro che lentamente
fai suonare per giungere al cuore.
Il tatto, il contatto,
come tasti di piano
che in leggerezza scandiscono il tuo battito.
La seduzione,
quel gioco di adolescenziali fili
che in evoluzione, tra abbrivi e fughe,
tesse un cuore verso il proprio futuro.
La seduzione è il sospiro di vento la sera
che rinfresca l'ardore
alimentando il fuoco dell'amore.
Infinite emozioni,
timori, passioni,
voglia di arrivare,
desiderio di non partire,
la gaudente dolcezza dello rimanere in bilico
tra essere e apparire,
la voglia di morire su quelle labbra,
il desiderio di non avvicinarsi per poterla ancora vedere,
il sole che irruente approda sul volto, sul corpo,
con quella naturale passione
che trasforma il calore in amore.

Acqui, 16 luglio 2012 07.33

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 1.05

Nuvole di realtà - di Marco Musso

Scorre come film in un attimo la vita,
come luce, come tuono capace di farti sussultare,
come l'amore,
capace di sorreggerti in nuvole bianche
sfacciate davanti al temporale.
Io corro, io urlo, io sfido,
quest'aria che mi spinge in altra direzione.
Spogliato dalle vesti consuete
sono capace di guardarti fisso negli occhi,
capendo che quel che sembra non è realtà.
Nulla cambierà,
il vento smetterà
ed il pacco con un bel fiocco
vuoto sarà.
L'amore del resto
è un succoso frutto,
che se non irrorato
dal tempo dentro è scavato.
Ognuno ha percorsi e destini,
ognuno ha collocazioni e bivi.
Io in piedi starò
finchè sentirò la necessità di presenza
e con garbo e dolcezza
come sogno al fischio del treno,
come notte all'alba sparirò.

Genova, 16 luglio 2012 07.13 a.m.
pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 0.46

Tempo - di Marco Musso

Tempo da consumarsi,
tempo da viversi,
tempo che afferri perchè non voli via.
Tempo per l'emozione,
tempo come condizione,
come fuga, come gioco,
tempo che consumandosi
porti commozione e paura,
occasioni e fortuna.
Tempo che adorna la stanza,
che scocca come l'ora di fare,
di pensare quando rallentando
concedi il fiato alle emozioni.
Tempo che inversamente agisci
tra percepito e vissuto,
tra il desiderio di possederti per gioire
e la volontà di estinguerti nel dolore.
Tempo che in condizione
avvolgi ogni vita dandone una collocazione,
capace nella tua immensità
di trasformare questo splendore
in un ricordo che vivrai nel tempo,
finchè esaurita la scorta
non avrai più tempo per consumarti
allo scoccare della tua ora
ed in un attimo sarai eternità.

Genova, 16 luglio 2012 06.55 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 0.34

La mia valigia di cartone - di Marco Musso

Sfiorano le ruote di un treno,
il profilo e lo sguardo,
la varietà di vite vissute,
distrattamente od intensamente,
con superficialità o con una limpida passione.
Sfiora la fortuna, il destino,
la volontà ed il cammino.
Sfiorano pensieri, tradizioni,
volti consumati dalle emozioni.
Volano o fan volare
carte, fiori,
nostalgie e sogni,
desideri di rinascita,
volontà di crescita,
ebbrezza adolescenziale in follia
capace di rialzare ogni corpo
dall'ombra di un passato che ad alcuni lascia segni
e ad altri tormenti.
Attese di un tempo che non puoi studiare,
fatto di lacrime e speranze,
fatto di balzi euforici o appesantite camminate,
tutte insieme da un senso condotte,
dai fili di una vita che dai sentimenti è imbrigliata.
Così una moltitudine di sfumature
arricchiscono il bagaglio di quel viaggiatore di emozioni
ricco solo di pensieri
che raccolte nella mano come lucciole

le depone nella sua valigia di cartone.
In un attimo giunge il treno,
portatore di speranze,
di vite appese e gravidanze.
Porta in grembo la varietà di vita
che d'arcobaleno è ripartita.

Genova, 16 luglio 2012 06.16 am

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 17 luglio 2012 alle ore 0.12

lunedì 16 luglio 2012

Sembra così semplice - di Marco Musso

Sembra così semplice,
come il termine di un film,
come una via che accoglie l'alba,
la tormenta che giocando sventola i panni
che attendono dal temperato destino
di esser stesi per asciugare al mattino
sulla pelle l'umido di quanto assorbito.
Sembra semplice,
sollevarsi,
fare passi
per distendere una vita che ti colma,
ti arricchisce, ti consuma
e in sorriso ti stupisce.
Sembra sempre pieno giorno
ogni volta che ritorno,
proprio quando il cuore
è pronto ad esplodere in sorpresa,
proprio quando sorge nuovamente l'animo,
nell'istante in cui attendi questo sole per scaldarti,
per tornare a sognarti
come faccio in ogni istante
ad occhi chiusi come aperti.

Savona, 16 luglio 2012 06.06 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 16 luglio 2012 alle ore 23.48

Il momento dell'amore - di Marco Musso

Il momento dell'amore
è quell'istante di terrore,
quella piuma che delicatamente
ti spoglia l'intimità guardandoti in profondità.
È quello sguardo che di striature marine
ti porta nel blu,
tra paura e passione,
tra amicizia e pulsione,
nell'istante in cui lasci percorrere il tuo corpo
col desiderio di svelarti come non mai
nella piena fiducia e complicità dell'amore,
quella forza gentile capace di affondarti l'anima fino a commozione.
Il momento d'amore è l'istante in cui scocca il contatto,
nello sguardo l'incanto,
quella mano fremente che nell'ombra
ti afferra per possederti l'anima nei suoi timori ed odori,
nella voglia di viaggiare nel corpo che ti accoglie
come sole di sogni nel blu della notte che ti avvolge.
Lasciarsi andare,
farsi lentamente conquistare,
accompagnando quel suono che nel respiro
strozzandosi in gola nell'intesa
diventa un'emozione infinita.

Milano, 15 luglio 2012 ore 01.30 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 16 luglio 2012 alle ore 23.27

venerdì 13 luglio 2012

Non ci sono più Mollette - di Marco Musso

Non ci sono più mollette,
appigli che in elasticità danzano
afferrando e lasciando il respiro
per sostenere panni e ricordi,
prese ed offese,
forze e rese,
nelle continue salite e discese del cuore.
Il filo che ondeggiando da tempo accoglie
un cammino di istantanee esposte ad asciugare al sole,
stà flettendo al peso delle prove,
in questo film che di contenuto prende la propria colorazione.
Son finite le scene, le involuzioni,
son finite le cieche sfide, genuflesse alle provocazioni.
Ogni appiglio che sostiene,
ogni paletto che contiene,
assorbe ed in naturale azione,
dona il riflesso ad ogni reazione.
Così come ad ogni cambio di stagione,
gioie e cose, ricordi ed offese,
mutano ed assumono collocazioni nuove,
come le sfumature del cuore,
come le ombre che sommandosi tracciano
panorami e profili, sentimenti e rancori,
come il brivido che a finestre aperte
accoglie con un sibilo un nuovo temporale.
Amore devi sapere
che son gocce ad esondar le frontiere,
sono piccoli segni
a sottendere le relazioni umane,
sono i momenti duri
a mettere ogni tassello
nella loro naturale collocazione,
dando pesi e misure,
nell'equo equilibrio di rispetto ed amore,
a cose e persone.

Milano, 13 luglio 2012 09.42 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 13 luglio 2012 alle ore 11.22

Sfiora il sentimento - di Marco Musso

Scivolano le mie parole come creta
su questo foglio bianco
intriso come tessuto di volatili e dense emozioni.
Sfiora con la mano,
sfiora con il cuore,
sfiora con il corpo,
sfiora con la tua passione
fino a quando in rilievo
sentirai il mio piacere,
quella fiamma che in vampata
da dentro s'irradia danzando,
sinuosamente gioendo,
facendoti sentire in un momento
la voglia senza fine,
il sospiro del mio cuore,
come questa vita che in stagioni
dopo l'inverno ‪è‬ pronta
a rifiorire in nuovi colori.

Milano, 12 luglio 2012 20.23

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 13 luglio 2012 alle ore 10.56

giovedì 12 luglio 2012

Lascia che voli - di Marco Musso

Lascia che volino
a primavera emozioni,
come libellule instancabili
in cerca di batuffoli di tenerezza.
Vola e perditi, anima mia,
cosi come in cielo,
tra nuvole di poesia,
cosi come in terra,
nello scrigno serrato in timidezza,
cosi nell'etereo,
nella passionale vitalità
che cinge di mura e braccia la vita mia.
Lascio tremare ogni mia sicurezza,
nel cammino infinito ed impalpabile
di profonde vibrazioni,
li dove il verbo non trova pace,
li dove il senso è l'annegare,
li dove ogni spazio ed ogni tempo
si colmano di sospiri e respiri,
voli nel vuoto e repentini appigli.
L'amore è scalata in parete,
come sfida, come meta senza rete,
come un salto, una presa,
come cercarsi, nel buio del reale afferrarsi,
come perdersi in questo tunnel di luminosità.
La vita è passione,
è una continua evoluzione,
fatta di gesti e cadute,
sospiri e prese.
La passione è emozione,
condivisione,
è un filo di luce sottile
che lentamente collega,
corpo a corpo,
mente a mente,
finchè tra sguardi e fughe,
di mano blandisce l'intimità.
Fino in fondo,
profondamente avvolto,
infuocato da quello scambio di anime
che in rivoluzione invade il mio corpo
fino a commozione.
Non esitare,
non progettare,
non cercar sfogo o motivazione.
Lascia che sia una ode soave,
che ti sfiora il profilo
li dove in solitudine fa male.
Lascia che sia un sogno, il reale,
una mano gentile che afferrandoti
sia capace anche solo d'ascoltare.
Io sono cosi,
emozione sincera,
senza abbrivi o mete sicure,
io sono cosi,
amicizia ed amore
per il comune bene del cuore.

Milano, 12 luglio 2012 19.35

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 12 luglio 2012 alle ore 19.47

mercoledì 11 luglio 2012

Capisco, io ti capisco - di Marco Musso

Capisco, io ti capisco,
quando la frangia nasconde ogni imbarazzo,
quando in corsa vorrei ma non posso,
quando ogni ritorno è come l'inizio
colmo di vita, di ogni indizio.
Capisco, io ti capisco,
quando tremar è l'azione,
un limpido segnale del cuore,
quando il tramonto accoglie le nostre paure,
confini e destini da non valicare.
Capisco, io ti capisco,
ogni qual volta che il sogno adombra il reale,
quando sollevata da terra sei d'emozione,
quando ogni fulmine è timore e motore
di quelle palpitazioni di un corpo vitale.
Capisco, io ti capisco,
riflesso nel blu,
col brivido donato dal contatto visivo,
quando in scossa in quell'attimo mi stacco in volo

ed in pulsione io sono in te e tu in me.
Capisco, io ti capisco,
quando senza parole riusciamo a parlare,
comunicando anima in anima ogni vibrazione,
senza aggettivi, inutili contorte convenzioni.
Capisco, io ti capisco,
quando il calore da dentro propaga,
la voglia, la più intima passione,
il desiderio di implodere in unica vampata.
Capisco e resto a guardare,
questa luna adombrata
che d'amore in sospiro nel sole
lentamente di passione involerà.

Milano, 11 luglio 2012 16.33

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 16.39

Solo un bacio per sempre - di Marco Musso

Sfiora il profilo
la luce di un astro,
fiero del suo volare libero

come congiunzione di stelle,
raccordi di sogni e fantasie eteree

che l'essere umano afferra ed appende
come mollette alla volta celeste.
Vola di sguardo in sguardo,
cuore in cuore,
portando sollievo
e dove vuole amore.
Colma gli occhi incantati,
gli sguardi fatati,
la pura certezza di crederci ancora.
Sfiora come essenza,
come presenza,
come quel calore che su pelle si propaga
e in sinuose danze ofusca la mente.
Libero nella sua evoluzione
giunge un bacio come congiunzione,
un gesto, un soffio,
il palpito di un momento,
intenso come la purezza che lo conduce,
l'innocenza e la ragione,
il desideroso omaggio ad un cuore
che per il mondo sempre ha donato,
la vita, l'amore, il conforto ed il coraggio.

In ogni silente momento,
con voglia e passione
ha rintoccato l'ora del cuore,
l'affetto e l'amicizia.
La piena disponibilità di chi ha compreso
che la vita è un succoso frutto,
da condividere, conservare,
da mordere e da gustare.
La vita è gioia, e' passione,
è nettare sapido e voluttuoso
che delicatamente d'intensità
colma papille e ragione
fino a deliziarti di dolcezza e armonia
da sollevarti in volo verso ogni tua profonda fantasia.
La vita è cosi,
l'amore è cosi,
l'amicizia è cosi,
il tuo sguardo è cosi,
tra volontà e passione
rispetto e ragione.

Io ti dedico questo,
una carezza di profondo amore,
che racchiudo in un solo bacio
capace d'imprimersi all'infinito
nei brividi ed in ogni mio sorriso.

Milano, 11 luglio 2012 10.46 a.m.

martedì 10 luglio 2012

Anima mia - di Marco Musso

Sfiora,
la mano vola
tra le righe di colore
e le correnti di calore.
Piove,
come sfogo di un cuore,
come intensa umidità di un luogo
che da troppo ha subito la siccità.
Chiuse,
fra le dita contese,
aromi e volatili atmosfere
che nel nulla contengono
l'immensità della tua costante presenza.
Pulsa,
come richiamo il mio cuore,
come ode, come gote,
come l'eterna vibrazione
che in silenzio mai vuol morire.
E cosi corri,
sfuggi il calore del suolo
che come impronte portano il peso,
come in vuoto l'assenza
che in pressione sull'animo segna
la tua mancanza.
E cosi sogni,
idealizzi l'eterno,
il contemplarsi in quel cielo
nella profondità del suo blu,
disegnando il tuo volto in nuvole
che di magia riscaldano
l'anima che in vapore vola via.
Resta fra petali e rose
il valore di un cuore,
come scrigno colmato d'emozione,
quel impalpabile luce che in sorriso
racconta, disegna, esplode in paradiso.
Sei tu quel sognatore,
anima e cuore,
equilibrista di passione,
tra il reale e la pura illusione.
Sei tu che amplifichi
in rossori il mio vivere,
in bagliore ogni sguardo rubato,
ogni sfiorata vibrante emozione
che in brividi sulla pelle rivivo
nell'ombra di ogni intensa serata,
nel cospargermi di magica utopia
colma della tua intensità, anima mia.

Milano, 10 luglio 2012 19.04

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 10 luglio 2012 alle ore 19.15

lunedì 9 luglio 2012

Tuffandomi in un sogno - di Marco Musso

Soffia l'emozione di un cuore,
fresca sulla pelle con la leggerezza dell'amore,
una mano che sfiorando il tuo profilo in brezza
delicatamente manifesta la sua presenza.
Vola tra ciocche di capelli il piacere,
la voglia di serenità,
il calore intenso di quel che non puoi più dire,
che vorresti sentirti cantare,
che racchiudi in un mondo protetto e fatato
dal quale estrudersi all'ombra in sogno,
al tramonto dei margini e di quel che chiamano realtà.
Basta solo un attimo per accoglierti qui,
sulla mia spalla in consolazione,
nell'intersezione tra affetto e volere,
tra passione e potere.
Era tutto semplice,
nell'innocenza di chi crede ancora alle favole,
in quello scrigno fatato che di oro possiede
ogni nostra più pura riflessione.
Il desiderio ed il volere di divenire il sogno che ti ha riscaldato,
l'emozione che da sempre ti ha condotto a commozione.
Noi che siamo colore su tela,
pronti ad unirsi e mescolarsi
dando forma al segno del sole,
di luce, di cuore,
di pura vibrazione.
Come aurore dietro agli scuri
chiusi nell'intimità delle nostre passioni
diveniamo in purezza alla sera
sogni ed limpide emozioni.

Milano, 09 luglio 2012 16.46

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 9 luglio 2012 alle ore 16.50

Il sentimento - di Marco Musso

Il sentimento è la magica carezza della sera,
capace di coglierti per i capelli
quando incredulo sei in caduta libera,
quando meno te lo aspetti
a sorpresa ti accarezza come il vento
che con forza e delicatezza
possiede il campo di grano
scompigliando ogni certezza
con la luce rinnovata che scopre
una nuova emozione.
E tu resti li sperando duri più di un sogno,
più di quell'istante che in lampo
taglia il cielo ed al rombo del cuore
è già luminosa scia di ricordo.
Illudimi, scoprimi, dammi un accordo,
per comporre questa nuova ode che parte da te
pronta a ricoprire questo tappeto di stelle
che di sogni e speranze
ricopre le illuminate cieche città.

Milano, 06 luglio 2012 20.26

Vorrei - di Marco Musso

Vorrei scriverti il mio pensiero,
ogni parola che parla di te,
con l'intensità e l'emozione
che io provo sfiorandoti il cuore.
Vorrei immergermi piano piano nei tuoi timori
per scoprire in un fremito in fondo il senso che c'è.
Vorrei sentirti narrare le sfumature d'amore,
come fai al vento per non farti scoprire.
Vorrei accompagnarti d'estate a piedi scalzi la sera,
alla ricerca di lucciole e di quel che donano a te.
Vorrei stringerti in un abbraccio tanto speciale
che ti accompagni con forza avvolgendoti di sereno.
Vorrei poterti scrivere con l'irruenza di questo mio animo,
narrando tra fragilità e stupore
quanto una tua parola riesca a far galoppare il cuore. Vorrei essere timidamente il tuo cuscino
per ascoltarti sognare fino al mattino.
Vorrei essere il tempo ed il destino
per collocarmi in un altro cammino.
Vorrei essere un segno, il tuo sogno,
cosi vero da poterlo vivere insieme.
Vorrei poter controllare la mente
e gestire chi ti urla il niente.
Vorrei essere sostegno e sollievo,
un luogo accogliente per il tuo sguardo fuggente.
Vorrei tutto ma non posso,
resto solo quel temperato soffio al tramonto.

Milano, 09 luglio 2012 14.52

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 9 luglio 2012 alle ore 15.00

venerdì 6 luglio 2012

Battito di un attimo - di Marco Musso

Battito, dal cuore un palpito,
una corsa, un sospiro,
il desiderio di un attimo
che duri all'infinito,
quel ritmo sfrenato
come un infinito regalo
che di sole in sguardo mi hai donato,
capace di farsi udire nel frastuono,
capace di esprimersi in valore come tuono,
capace di colmare ogni intima fragilità
con galoppanti pulsazioni ribelli
sfiorate e possedute fra i capelli.
Cuore, ascolta in musica l'amore,
l'affetto, il sentimento,
la voglia di sentirsi in pace con se stessi,
amati da chi comprende ogni sfumatura,

ogni paura, ogni senso,
capace di vivere all'infinito di ogni sfiorata emozione.
Segni e percorsi, vite e sfide,
binomi di condizioni che conducono l'uomo
a continue riflessioni.
Qui dove il sorriso ha colmato il tuo viso,
dove ogni sguardo si è illuminato di pura vibrazione,
ora che in simbiosi si continua a parlare
raccolgo tutti gli istanti e i momenti trascorsi

vissuti come intensa ed impalpabile polvere di stelle,
percepita come brividi sulla pelle,
nell'intrinseca capacità di brillare all'infinito
di ricordi autentici e sapori veri.
Vedi, bastava soffiare,
come bimbi il sapone,
per riscoprire la magia e la sorpresa
di questa bolla che in arcobaleno
in aria si propaga facendoti esplodere in sorriso.
Cuore, non fermarti a pensare,
corri e lasciati portare,
come danzatore condotto dagli eventi,
pulsa come puledro libero di essere
foglia nel vento alla ricerca di direzione.
Mano, che accarezzando trasmetti il calore,

tutte le mie parole che non ho mai saputo pronunciare.
Pugno, in aria raccogli
la commozione e il vero amore,
un bacio in fronte e la piena vibrazione di un sentimento
più profondo del vero,
più sincero del cielo,
limpido davanti ad ogni tempesta,
come il sole che nel tuo sguardo
da una vita è tornato a brillare.

Milano, 06 luglio 2012 15.12

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 6 luglio 2012 alle ore 15.25

giovedì 5 luglio 2012

Il Sesso del Mare - di Marco Musso

Sfiora come mano,
come essenza, come naturale brezza
la superficie da completare,
con la delicata intensità di chi,
nobile di cuore,
non invade ma conquista la terra ferma.
Lentamente diffonde di aroma la sua presenza,
su un selciato di porosità
che in brividi distinguono il profilo
ed in sinuosità ondeggiando
rapiscono il mio animo sincero.
Nel riflettere il sole
di bagliore sopraggiunge con il suo cuore,
con una forza gentile che si propaga
a colmare ogni cavità della propria intensità,
con la presenza di chi
in emozione di scoperta si vela
ed in profondità arde di passione,
con la rivoluzione di quelle correnti
che in contrarietà smuovono onde e cuore.
Mare,
dalle mille sfumature,
dagli intensi sapori,
mare che nei contrasti colmi i comuni pensieri,
ricco di energia ed emotività
ricco della voglia di fuggire da qua.
Mare che commuovi, mare che innamori,
mare capace di stupire
ed in tempesta farsi rispettare.
Mare dalle mille condizioni,
che di potenza invadi ogni ostruzione,
ogni avversità e malasorte
nella continua ricerca
di illusione e direzione.
Mare senza sesso,
concavo ed anche convesso,
colmo di diletto e godimento,
trascinatore di pulsione,
emozione ed amore.
Mare che in sommità
mantieni vivo il desiderio d'avventura
tra pericolo, voglia e paura.
Mare che ti rapisce, ti incanta,
e poco dopo ti posside d'intensità.
Mare da tuffarcisi dentro,
come fuga dalla realtà,
da una dimensione terrena
troppo asciutta per esser vera.
Mare dai mille volti,
come un dominatore,
afferri prima il cuore
travolgendolo poi di passione
ed in questo tango di sinuosità
accogli questo corpo che a te si è arreso già.
Mare come onde, mare come spuma,
mare come il fruscio che da solo non ti lascia mai,
come accompagnatore di un cuore
desideroso di perenni sensazioni
che avvolgendoti d'aroma
nel dolce e salato ti trascina via.
Mare per perdersi, per innamorarsi
mare dagli infiniti risvolti
senza argini e confini,
mare detentore dei nostri destini.
Mare donatore
che esplode d'emozione al tramonto del sole

trafiggendosi di colori e calore,
in un limbo di commozione e malinconia,
capace di completarsi nella condivisione di fragilità e certezza.
Mare invitante, mare presente,
mare che di infinite pulsazioni
hai colmato tutti gli orizzonti.
Mare portami via,
con quell'ambigua danza strana
che prima ti ammalia
e poi ti strappa l'identità ed il cuore,
ridonandoti un animo nuovo
fatto solo d'immensità e di passione.

Milano, 05 luglio 2012 19.02

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 5 luglio 2012 alle ore 19.34

Fotosensibili - di Marco Musso

Sedersi
qui davanti al tuo sguardo,
con gli alti e bassi del cuore,
qui dove di sole ogni foto prende corpo,
lasciando al tempo la forza dell'impressione
capace di portarsi via ricordi e l'intensità del colore,
capace di adombrarti e commuoverti ancora
con la volontà del sentimento consolatore,
rinnovato, ricordato, aspettato,
come tutte le emozioni che si tingono
per farti gridare, gioire, volare, godere,
per ogni istante in cui senti di essere in vita,
come i brividi sulla pelle, come i baci sfiorati,
profondi e più forti perchè non ci son stati.
Qui dove sei da solo con le tue evoluzioni,
con i dettagli e con aggettivi
che in contenitore prenderanno polvere,
come l'inverno consolatore di quel cuore
che sotto il candore di neve troverà il suo calore,
il suo passionale potenziale, il valore,
esplodendo in una rinnovata emozione e dimensione.
Libera di volare l'anima deflagrerà,
con quella forza che senti crescere dentro
e che ti solleva di scatto fino al cielo,
a bocca aperta tra stupore ed esaltazione,
come l'illusione che da quest'animo,
aprendosi in voce,
fuggirà la dove il suo contenuto sarà capace
di essere se stesso senza limiti e condizioni,
la dove ci ritroveremo come immagine di calore,
dove la prima impressione sarà la pura emozione
di esserci, di esistere, di godere di ogni istante
capace di unirsi come falò d'amore,
dove l'apparenza non ha importanza,
dove la mia bellezza sarà l'intensità della mia anima,
l'essenza e la sostanza,
li dove la sincerità sarà la nostra verità.

Milano, 05 luglio 2012 13.44

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 5 luglio 2012 alle ore 17.06

Sfogliare i sogni - di Marco Musso

Piega sotto il peso,
la panchina e questo cuore,
verso e riverso la sottomissione,
verso la congiunzione
tra luce e la sua riflessione.
Chiusa nella sua natura esplode l'emozione,
la volontà d'amore, la gioia di correre ed urlare,
la forza di saper sopportare.
In bilico si staglia
la mia anima come un filo di luce
che il sole fende e sottende d'immensità.
Come se la forza fosse maggiore
per intenti più che per pressione.
Cosi sfogli giorni e sogni,
vestendoti del coraggio di quell'ombra
che in fantasia disegna e ritaglia
il profilo del mio mondo riflesso,
capace di gioire del buio
fantasticando la luce,
finché il nuovo sole
come grande autore chinera' il capo
non più per disagio ma per il rispetto,
di sé e di chi sente intorno,
lasciando il sogno al caso
ed alla luce raccolta dal mondo.

Milano, 05 luglio 2012 14.05

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 5 luglio 2012 alle ore 16.09

Avvolta nel sole - di Marco Musso

Vivo di momenti,
astri di luce volti alla terrena scomparsa,
dalla loro oscura realtà d'apparenza,
che diventano forza per la loro luce riflessa
e raccolta nel blu della mia anima,
come sguardo, come imbarazzo,
come la timidezza ed irruenza del mare
che in superficie scuote il mondo
e in profondità è rivoluzione,
nella spumeggiante sensazione e voglia di blu.
Vivo di istanti ed impalpabili momenti,
vivo dei miei tormenti,
con la forza di riflettersi nei ricordi che solo in me custodisco,
con la gelosia e la meticolosità di ogni soggettività,
riciclandone l'oggettività banale e materiale,
alla ricerca di un complice colmo della capacità di comprendermi,
con la forza che solo io riesco a donare,
con la volontà di impreziosirli e renderli trasparenti
a chi non sarà mai in grado di comprenderli,
di leggerli con i miei occhi sognanti,
a conferirgli il giusto peso ed il mio valore,
con la volontà di proteggerli dalla superficialità,
in quello scrigno sicuro e segreto
che il mio cuore ne è contenitore.
Sfiorami, parlami ma non farmi del male,
guardami, ascoltami con la forza del cuore
perchè di te come lucciola possa raccoglierne luce
il ricordo, un vissuto, tutto l'amore,
l'innocenza, l'audacia, il rispetto e la passione
che come vento in fondo vivrà nel mio cuore.


Milano, 05 luglio 2012 14.38

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 5 luglio 2012 alle ore 14.58