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martedì 29 settembre 2015

Tre rose bianche - di Marco Musso

Piove,
ogni volta che il cielo
in contatto con la terra
muove la vita col vento,
ogni volta che sei attraversato dal sentimento.
Piove,
come il passato che vede il futuro sfumare,
come l'essere nel diventare,
come il controsenso del procedere,
del credere,
del vivere e del cedere,
il passato attonito a guardare l'inchiodato futuro dal male,
come sognatori sugli scogli a guardare il mare.
Non esistono confini capaci di contenere il dolore,
l'amore,
la rabbia e la delusione.
Non ci sono parole capaci di raccogliere quello che non puoi spiegare.
Lacrime piovono,
dove il dolore libera l'anima,
dove le catene del male ora son spezzate,
dove come aquiloni
le anime sono libere di volare.
Resta il mare,
tra quattro pareti comunque il sole,
l'infrangersi in spuma della forza dell'amore,
la luce dell'essere,
la commozione del ricordo
come tramonto di colore all'orizzonte ,
come quanto vissuto rimarrà in eterno,
la gioia e l'allergia,
cicale e profumo di zagare,
sogni e lucciole,
il volo di libellule
come farfalle di colore,
tra tre bianche rose
la più bella sei tu.

Milano, 29 settembre 2015 09.59

lunedì 21 settembre 2015

La vita in una vela - di Marco Musso

Passano segni e sogni
tempi in istanti
vite in gioie e drammi.
Passano come ogni cosa in vita,
come ogni gioia in salita,
come ogni forza quando credi sia finita.
Arriva sempre lo sconforto
finché in apnea con l'ultima bolla di respiro,
spalanchi gli occhi e vedi finalmente la vita,
il richiamo che le anime fa tremare,
la forza che non ti ricordavi più di avere,
e come la vita vuole la guardi fissa negli occhi,
li dove inizia e finisce l'eternità.
Capisci che non c'è un inizio od una fine,
che il percorso lo scrivi ogni giorno tu,
donando al mondo te stesso,
raccogliendo dal mondo te riflesso.
Ti senti nei polmoni la voglia incontenibile di respirare,
la forza inesauribile di credere,
di sognare,
di lottare
e di volare.
Di colpo con lo sguardo fisso al boma
vedi esplodere di energia la vela,
si gonfia la randa,
ed in un soffio sei in vita.
Capisci cosa chiede a te la vita,
in quelle onde che prima facevano paura
ritrovi te stesso,
li trovi la tua fragilità che temevi e che invece era l'appiglio per cavalcar l'onda.
In quella forza incontenibile ritrovi la tua vita,
in un pugno stretto la gioia ed il dolore.
Lì sulla cresta capisci come assecondare il vento donato,
capisci che ogni direzione non la puoi fermare perché in quanto vita
di forza continua a cambiare.
Ogni sfida l'affronti in salita,
accompagnando il gesto,
virando adesso.
Ogni onda,
ogni contrasto,
ogni sconfitta
non è arresa
ma risalita.

Milano, 21 settembre 2015 10.29