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martedì 30 ottobre 2012

Stelle gemelle - di Marco Musso

Resta appesa l'espressione
come forma e come azione,
come fiore che il tempo sfiorirà,
come destino che ci ricorderà,
come fiocco che di neve a terra
si scioglierà.
Resta sul selciato l'impronta,
il peso che di presenza ha compresso l'essenza,
come il colore che intaglia la tela
e le parole che come note
compongono l'ode del nostro respirare.
Penso a quale senso abbia il nostro cammino,
guidato da intarsi e dal destino.
Quali bivi nelle scelte
disegnino gli astri che nell'impalpabilità
rassicurano da lontano le notti
di chi perso all'inseguimento dei sogni
è pronto al salto nel vuoto.
Penso all'allegria,
quel calore che da dentro scioglie
la cieca monotonia,
quel velo che deposita malinconia
ed inibisce la voglia di volare via.
Penso alla vita,
alla condizione che d'umanità
conduce a riflessione,
alla costrizione in parametri d'abitudine,
all'ovattarsi di astri dispersi in vesti consuete
per sparire nell'anonimato del comun vissuto
come  stelle gemelle.
Resta polvere di quanto consumato,
l'illusione di un vissuto evaporato,
il tempo che scandisce rintoccando ogni evento
che passo dopo passo costruisce
il nostro momento.
Prova a respirare,
ogni volta che un dolore ti stringe il cuore.
Prova a sollevarti,
come facevi da bambino,
quando ad ogni caduta rispondevi con coraggio e sfrontatezza,
puntando lo sguardo al sole per ripartire,
affievolendo quel dolore che più di ferita
agiva sull'orgoglio e sulla corazza del cuore.
Guardati dentro e non temere
perché in ogni scrigno che avvolge l'animo
c'è tutto un mondo da scoprire
e l'occasione in umiltà per risalire.

Milano, 30 ottobre 2012 18.38

pubblicata da Marco Musso il giorno Martedì 30 ottobre 2012 alle ore 18.50
 

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