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lunedì 6 febbraio 2012

Equilibrista di cuore - di Marco Musso

Silenzio accompagni
come brina la discesa,
l'avanzare di un passo
che nel vuoto d'atmosfera
timidamente accoglie
l'approdo a quella retta,
linea stesa a collegare
l'utopia di due emosferi
come fossero sinergia,
come fossero un tuttuno
dall'incerto divenire.
Trema in emozione
il distendersi d'un piede,
che come riferimento,
cuore, fulcro d'equilibrio,
si fa carico del peso
di anima e corpo,
sorreggendo nel tremore
le paure e l'amore.
Sentimento pazzo,
incontenibile
dall'energia inesauribile
come la sua voglia
nel perpetrare il suo credo.
Passo,
dalle elevate palpitazioni,
dalle infinite pulsazioni
che rinchiuse in questo scrigno
dal corpo sono avvolte
nell'armonico movimento
che nella fluidita' del suo destino
racconta di se e del suo futuro.
Fuoco investi di fatuo calore
l'emozione che mi muove,
che mi sprona nel proseguire,
che mi lancia verso il mio avvenire,
fatto di evoluzioni e salti,
perdite e rimpianti,
nel continuo ricucire il mio tessuto
con pezze di ricordi,
in quelle giunture che amo consumare,
in abitudini e vizio,
nell'idillio di fantasticarmi
in equilibrio instabile
sull'elasticita' di questa vita,
che nella sorpresa
mi tiene in bilico
sopra la follia e l'illusione
in un mare colmo d'emozione.

Milano, 03 febbraio 2012 20.12

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 6 febbraio 2012 alle ore 16.03

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