TRANSLATE in your language

mercoledì 8 ottobre 2014

L'età del vento - di Marco Musso

Ogni passo ha il suo prologo
come ombra riflessa il suo seguito.
Ogni età ha il proprio trascorso
la volontà nella follia di un domani.
Ogni vizio una brezza
ogni sogno una tormenta.
L'equilibrio si sottende come la vita
nell'estensione come proiezione di ogni nostro ideale,
nell'evoluzione di un crescere,
come lanciato locomotore in velocità
arde nella passione del consumarsi,
nell'illusione di raggiungere mete infinite,
nella convinzione che siamo noi a conquistare ogni stazione,
ogni stella di irraggiungibile luce,
solleticando l'istinto più profondo
che ha sempre dominato e smosso l'uomo.
In bilico sulle mie illusioni,
cavalcando questa vita pregna del proprio essere,
avvolgendomi nell'aurora del mio credere,
lanciato in un volo adolescenziale tra paure e certezze,
tra passioni ed illusioni,
nella pulsante palpitazione che possiede ogni folle sognatore
sventolo come vessillo
all'umile cospetto di quest'età del vento.
Facile oscillare,
difficile controllare,
eccitante farsi possedere,
esaltante attendere ogni bivio.
La vita è nel dono
un canovaccio da scrivere,
come intonsa tela in attesa
di esser posseduta tra colori e sogni,
intagliata nel tratto tra delicatezza e forzata, profonda passione.
Io come uomo ho sbagliato,
ho pianto,
ho urlato di gioia alla vita,
ho corso ed ho provato sulla pelle come brivido la paura.
Io come vento ho posseduto i cambiamenti,
ho aspettato il calore,
ho coltivato l'amore,
ho spazzato la polvere che copriva la certezza del selciato,
ho mutato il corso dell'amica storia
avvolgendo ogni ostacolo
della forza nella propulsione di lanciarsi altrove.
Questa è l'età del vento,
del cambiamento,
della naturale maturazione di chi
ama il prossimo come se stesso,
di chi ad ogni emozione muore nel colore per rifiorire,
di chi come ardito e folle sognatore
non aspetta di esser scritto dalla storia
ma incide ogni passo nel terreno
per guidare ed urlare al mondo
il proprio credo.
Io sono qui,
spoglio di ogni artificio,
onesto con me stesso nell'enunciare
di essere uomo imperfetto,
terreno da coltivare,
umile servitore dell'amore,
capace nella paura di ogni scelta
di saper vivere,
certo che ogni errore in volontà potrà mutarsi come frutto in maturazione,
convinto che nella realtà non esistano super eroi,
frutto di una ricercata finzione per ispirare ogni fragilità a divenire un salto verso il domani.
Io so che gli eroi risiedano in ogni timore,
ogni volta che il pugno si stringe
a contenere la paura,
ogni volta che in medaglia l'uomo mantiene il passo
segnando ad ogni scelta di rispetto verso al prossimo
il contenuto cerchio che d'insieme nella corteccia
protegge l'evoluzione del tronco
verso l'elevazione in certezza
a sfiorare in saggezza ed euforia
il celeste cielo.
Nell'età del vento
ho raggiunto la conoscenza del mio essere,
la certezza di ogni fragilità,
la volontà di provare ad essere ogni giorno
un uomo migliore.
Quel ramo che per strada attende la tramontana o lo scirocco,
avvolto nell'oscillazione del divenire in primavera
trampolino per rifiorire.
Io sono un uomo,
fragile ed in galoppo come la vita,
con lo sguardo come capitano al domani,
come sognatore alla ricerca di quel punto luminoso che segni la traccia del mio navigare.
Perdonatemi ogni errore
ogni scelta che nella certezza
trasformerà il mio essere
nel divenire.
Io sono uomo imperfetto,
bandiera del mio essere
nell'età del vento.

Milano - 08 ottobre 2014 01.01 a.m.“
 

https://www.facebook.com/notes/marco-musso/let%C3%A0-del-vento-di-marco-musso/10152804516080522

Nessun commento:

Posta un commento