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martedì 1 aprile 2014

Andando, Amando, Vivendo - di Marco Musso

Gocce come frecce
incidono l'aria,
questo cielo intenso
di anime ed ombre
che nel sospiro solleva la sera,
in fantasia disegna il vapore,
nel pianto trafitto di luce il colore,
in questo cesto di aurore
avvolte al gesto per tinteggiare d'infinito l'atmosfera.
Passo dopo passo
si possiede un cammino,
una strada, una via,
l'incontro, il verso,
il contatto e la mia direzione.
Segni del tempo,
segni d'emozione,
come solchi che di vissuto
piovono al mondo
colmando il reale di creduto e di posseduta emozione.
Anima mia,
come seta che dal calor si muove
flettendosi come corpi uniti all'aria,
come steli al sospiro d'essenza della danza,
in quest'avvolgersi d'emozioni,
di pensieri s'adombra,
di stridenti convulse sensazioni si colma.
Cielo,
come perenne irraggiungibile irrazionalità,
avvolgi di terso calore un percuotersi di condizioni,
come destino d'estensione,
come desiderio di evoluzione,
come la mia mano che sfiora la tua,
nell'infrangersi di una lacrima a benedire il contatto,
come il mio sguardo che cerca il tuo,
come l'essere senza avere,
come il cerchio e come il bicchiere,
colmi in perferia nel contatto
tra corpo e labbra,
tra senso e rabbia,
nel desiderio di arco che estendendosi
batte il tempo dell'amore,
come note che dal cuore stridono la vita alla ricerca della reazione,
di quella pulsazione che invade petto e vene
in un'esondazione d'amore che porta il cuore a battere
come pentagramma di un folle autore
fino all'apice del percepire,
fino al limite del vivere,
fino al punto in cui non siamo più corpi ma un solo noi.
Musica che di magia possiedi la chiave del mondo
schiudi le paure e dimenati fra note e fluttuanti parole,
come poeta che nasconde le fragilità fra altosonanti versi di libertà
che stringono il petto d'emozione,
come ballerini che nel contorcersi della vita
corteggiano il destino e spingono ogni disperso amante intorno al focolare,
come universi infiniti alla ricerca della luce,
della congiunzione di particelle unite prima dell'esplosione,
come chi corteggia la pulsazione per urlare nella dolcezza dell'amore.
Vola l'emozione
come mattini bagnati di calore,
come tempesta che invade il mare,
come terrore che frusta di luce il reale,
come vibrazioni di corpi che compenetrano le passioni
divenendo poli d'attrazione di elettriche condizioni.
Genuflettendosi la musica china il capo,
di nobiltà accoglie il plauso del neofita amatore
che irrorato di vita
sgrana gli occhi innanzi a cotanta meraviglia,
come bimba che di 4 anni dalla musica è rapita,
come un crescendo di vibrazioni che ti fanno sbattere l'amore
su ogni corpo a produrre musica ed emozione,
come luce che tra sogni ed energia diviene coperta di costellazioni,
come lucciole raccolte a dipingere la paura del buio con la profondità delle emozioni,
come la forza che nelle note diviene mareggiata di vitale ardore,
come puledro lanciato verso l'ignoto
che tra turbini di trascinante goliardia
respira la vita
tra armonia e passione,
in una convulsa lotta verso l'apice dell'amore.

Marco Musso - Milano 01 Aprile 2014 02.27 a.m.

Poesia nata dalle sensazioni raccolte alla visione ed ascolto dell'emozionante opera "Andando, Vivendo" diretta da Charly Cartisano ed interpretata con magnifica energia e fluttuante melodia da Saule Kilate, come umile omaggio e come ringraziamento per aver saputo raccogliere nel contenitore del tempo la forza della musica e di tutte le emozioni umane.

https://www.facebook.com/SAULE.KILAITE.VIOLIN

https://www.facebook.com/events/261126730731741/

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