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giovedì 27 febbraio 2014

Una coperta di brividi tra stelle di simili - di Marco Musso

Impalpabile come luce, come suono
permaniamo in bilico
come se il nostro essere
fosse abbarbicato sulla cresta dell'onda,
su una corda in tensione
tra il presente ed il passato,
come se in divenire ogni cosa ritrovi il proprio avvenire.
Frasi che di differenza parlano la medesima lingua del contatto
contaminano in relazione
il tempo consumato e quello ritrovato,
la relazione tra il tangibile ed il percepibile,
come domande a risposte che lasciano spazio alla capacità d'amare
che trovano la profondità nel calore che sulla pelle sprigiona dubbi e brividi,
l'ombra dell'ignoto,
la presenza di chi nell'assenza ha raccolto il valore,
il senso di quel che non puoi spiegare,
padri e madri che ritornano
ad accarezzare la forza delle emozioni,
stelle che tagliano la paura dell'ignoto,
risposte cercate erroneamente nel vuoto,
nell'oggettività di quel che nell'essere tangibile non puoi interpretare.
La vita ti fa capire quando sei capace di vivere,
quando senti la forza della fragilità,
quando ti fai consolare dall'eternità,
quando riesci a sentire chi non c'è più nell'emozione,
nei segni di incontri ed evoluzioni,
in tutte quelle parole che fischiano nell'inconscio,
proprio lì quando donando l'umiltà del proprio io al prossimo
la vita si rivela con lo specchio di anime riflesse,
segni e prove che nell'unità diventano contesto del nostro futuro,
terreno fertile che si rinnova nell'amore e nelle prove,
come sogni pronti a rivivere
come coperta di brividi fra stelle e simili,
come se proprio nell'intangibile
la vita sveli il suo segreto,
il senso di questo vivere,
proprio dove vorresti smettere perché non simile,
proprio in bilico sul baratro dove il proprio essere inizia a parlare
ad urlare la forza di essere debole.
La vita è facile
se comprendi che il suo essere
si amplifica nel credere, nel cedere,
nell'accogliere il fremito che percepisci
quando abbandoni la certezza,
la folle fuga verso il concreto,
percorsi già fatti da altri che non ti appartengono.
La vita è occasione,
passione,
fragilità ed emozione.
La vita ti parla negli errori, nei sussulti, nelle sfumature delle proprie percezioni
che come limo fertilizzano in torrente
ogni persona e sponda sfiorata,
quella carezza della sera che in pioggia si commuove
davanti al valore vero delle persone.
Ama, vivi,
trema e scambia.
Condividi, rifletti,
piegati per risalire.
La vita in fondo è quel soffio di fragilità
che nelle pieghe racconta la tua immensità.
Marco Musso - Milano 26 febbraio 2014 19.57

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