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giovedì 8 marzo 2012

La donna non e' mimosa, e' primavera - di Marco Musso

Auguri come convenzioni,
invenzioni e condizioni
che legano imprescindibilmente
una data ad un corpo,
un'occasione, un guadagno,
un dolore e la sua eccezione.
Manca in questo meccanismo
la profondita' del significato,
il traino ed il valore
che all'infinito fa battere il cuore.
In questa incerta costanza
sembra che confessandosi in un giorno
si possa conciliare
la quotidiana assenza,
la carenza d'umanita',
come se ad ogni sesso
fosse attribuito un codice, un nome,
il valore non per convinzione
ma nella bieca convenzione
che in un fiocco od un fiore
sia possibile abbonarsi ad un cuore.
Io vedo dolore,
la fredda oggettivita' di un giorno,
consumato tra cene e mimose,
tra parole vuote appiccicate a coprire il prezzo del vivere,
un omaggio nel viaggio per proseguire.
Io ricordo il ricatto, una fabbrica, la volonta' di migliorarsi,
di aprire gli occhi alla cieca paura.
Vedo operaie e fiamme,
vedo la prevaricazione,
la brace soffocata dal denaro,
dall'idea che non vincano i valori e gli ideali
ma stereotipi e padroni.
Qui dedico queste parole,
sincere, pulite, nate libere
che in sospiro mi aprono la mente.
Io auguro al mondo
il risveglio dal torpore,
la scoperta delle persone e del valore.
La donna come stagione,
fiorisce in primavera
al richiamo del sole.
Danzando si colora
per richiamare a se l'attenzione
di un fiume che corre
per fretta o per passione.
La donna e' un mondo complesso,
un pianeta da scoprire,
colmo di incertezze
che arricchiscono la vita di sorprese.
Nell'instabilita' e fragilita' naturale
che tesse corpo e mente,
la donna arrotonda di emotivita'
una fredda costanza della gente.
Donna da ammirare, scoprire,
donna capace di scrollare e soffrire,
di vivere con tenacita' l'eccitazione,
un equilibrio fatto di brividi e sensazioni,
come alpi da esplorare
picchi di umore e di amore.
La donna e' pioggia di rugiada
che d'emozione in brividi ti sfiora la pelle.
E' la magia delle stelle,
la riflessione impalpabile d'aurora,
e' lo stupore che in forza
come temporale ti scuote.
Donna come mare e come miele,
come colori e come maree,
coma fantasie e sorprese.
Donna come vibrazioni capaci di regalarti
in un solo istante
la vita e la morte
per rinascere ancora.
Donne capaci di arricchire quei vuoti di razionalita'
che per stabilita' l'uomo gelosamente custodisce.
Donne che non sai mai,
capaci in un sorriso di regalarti il paradiso
la gioia e l'euforia,
capaci di strapparti il cuore per colmarti di vitalita',
capaci di illuminarti in cecita' mente e cuore.
Donne come aromi, profumi e sguardi,
arcobaleni ed alianti,
capaci nel profondo di sollevarti dal terreno,
tra dolcezza e paura,
riportando il sole ed il sereno.
Donne come mare, malinconia e passione,
che nel movimento delle onde racchiudono
la fragilita' e la forza,
l'incertezza ed il desiderio di esondare.
Donne,
complementari da sfiorare,
da conquistare ed amare,
da possedere ma che non puoi avere,
da raccogliere e da lasciare stare.
Libere, passionali come tormente,
donne che nella magia racchiudono in una mano la nostra mente.
Non fermarti a pensare
a cercare sensi a contraddizioni o direzioni,
con le donne non vincono recinti o condizioni
perche' per natura sono animi nobili,
leggere come il calore,
desiderose di poter scegliere nel potere il controllo,
che nel profondo si commuovono.
Ora corri e dona loro,
l'umilta', il coraggio, l'orgoglio, il valore di una parola,
che meritano per profondita' ed immensita',
le donne sono il sole
pronte ad accogliere l'amore.

Milano, 07 marzo 2012 20.23

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 8 marzo 2012 alle ore 11.28

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