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sabato 15 settembre 2018

Una manciata di Vita - di Marco Musso

Una manciata di Vita - di Marco Musso

Guardo,
da quassù guardo il Creato,
il vissuto,
il sentito.
Da qui ogni cosa sembra nuova,
ogni vita suona.
Sembra che in una manciata di dita
si raccolga in pugno
la flebile, infrangibile vita.
Come un filo teso a stendere i pensieri
mi chiedo come l'uomo,
che d'onore si sente superiore anche a me,
non abbia ancora capito,
visto,
sentito e vissuto
quello che di creato
in semplicità risuona d'immensità nella vita.
La vita è una barca,
trascinata dalla corrente,
colore su tele di campi,
pettinati e strappati dal vento.
La vita è vita,
gioie e dolore,
la vita è vita e morte,
acqua nella corrente
e fuoco nel calore.
La vita non la tocchi,
la senti.
La vita non l'ascolti,
la possiedi.
La vita non sono secondi o decenni,
la vita è un capitolo ad ogni istante,
è un libro senza autore o fine.
Ogni incontro,
ogni persona,
sono come queste cinque anime,
in una manciata di vita.
Rabbia, forza, fede,
il calore della passione
che naviga tra fogli di pensieri,
ardendo come emozione
nella cristallina trasparenza
di quello che percepisci
nell'assordante silenzio.
La vita che io credo,
non la puoi trasportare o contenere.
La vita nasce nel profondo del tuo sguardo,
come cielo terso ad illuminare lo scambio.
Voi umani,
immobili nella vostra frenesia di consumare il tempo,
non avete ancora compreso,
cercate il senso dell'essere
nel malinteso universale
che vita è quel che si muove,
quel che ti allevia dolore e fatiche,
quello che ti porta a glorificare l'onore.
La vita è l'opposto,
il controsenso dell'inverso.
La vita è quel che ti smuove,
la lacrima che accarezza l'amore,
la ferita che brucia ricordandoti in vita,
l'ultimo respiro a cui rimani aggrappato,
quel sorriso che echeggerà,
la risata che ti solleverà,
quel profumo che ti ricorderà,
quel calore che non vedendolo ti scalderà.
La vita cari umani,
brilla nella cecità,
urla nel silenzio,
conforta nel calore,
ti scuote nel dolore.
L'uomo sarà ricco solo quando perderà tutto,
l'orpello del tangibile,
l'intero nel vuoto,
il dolore dell'amore,
un foglio bianco per ricominciare,
una stretta di mano ed un bacio
come quel abbraccio che collega come torrente,
la mente al cuore.
Finalmente incontrerà la vita
quando sul pelo dell'acqua,
ardendo ogni parola del vissuto e dell'amato,
ogni stato, sono e sarò,
di brace colmerà il vuoto,
diventando in cristallina trasparenza,
da contenitore a contenuto,
da dolore pieno amore,
da reale ad immortale,
da istante ad infinito.

Ciao Fabio, a presto.


Milano, 15/09/2018 11.02 a.m.


mercoledì 6 giugno 2018

La vita in battere e levare - di Marco Musso

La vita in battere e levare
 
Pulsa come notte
il fremito di vita,
il gemito che in salita
dona luce e pulsazione,
tra un battere ed un levare.
Pulsa e danza come il vento parla, 
come ogni movimento che d'armonia disegna
nello spazio l'intensità di vita. 
Fluttua il cuore tra un battere ed un levare, 
disegnandosi come ombra nello spazio
a ritagliar in spessore la luce.
Ogni emozione nasce qui, 
nel calore che evaporando descrive le sensazioni,
nella trasparenza la presenza, 
come vento ad accarezzare ogni nota 
che di vita 
possiede il battito come il pentagramma. 
Chiusa fra occasione e fortuna, 
fra costole di passione e pentagrammi di natura, 
ulula la vita, 
fluttuando nell'aree ad accarezzare la certezza, 
la consapevolezza che il silenzio 
urla più delle parole. 
La forza si racchiude tutta qui, 
nello sguardo che di purezza sa arrivare al cuore, 
nella delicatezza che di esplosione 
come onda sa infrangersi di dolcezza al sole, 
negli spazi
che fra un battere ed un levare 
in vita ha scolpito la nostra canzone.
  
Milano, 27/06/2017 10.38 a.m.
 
https://www.facebook.com/notes/marco-musso/la-vita-in-battere-e-levare/10155420105540522/
 

giovedì 1 marzo 2018

Zac - di Marco Musso


Zac

Penso,
come il gabbiano in volo
tra correnti e mete,
come pianta,
radicata alla sua terra in cerca di vita,
come corrente,
che nel trascinare conduce altrove.
Penso,
penso a quale miracolo sia la vita,
a quale magia sia l'amore,
a quale sogno utopico sia la pace,
a quante facce abbia il cuore.
Penso,
che alla fine non son nulla
senza quell'anello che di cuore in cuore
mi lega alla vita ed al puro amore.
Penso,
penso a quale dolore laceri l'uomo,
la purezza di un cuore,
la forza di combattere per difendere quel battito,
quel seme generato,
quel legame indissolubile con la vita,
quel legame che nessuno ci ha mai insegnato,
quel calore che nessuno ha mai compreso fino in fondo,
a quello sguardo che straziandoti ti mette in cammino.
Penso,
che ogni parola sia volgare lotta,
ignobile etichetta,
penso che ogni giudizio sia
solo apparenza.
Sento,
che mano nella mano
ogni giorno troviamo un amico,
un anello di valore
che nulla ha a che fare con l'oggettività di soldi e civiltà.
Sento,
che ognuno ha uno scopo,
un peso ed un luogo.
Son certo che non esistano case o confini,
proprietà o destini.
Siamo tutti naufraghi di cuore,
come anime disperse aggrappate al valore,
lacrime piovute dal cielo,
disperazione che genera amore,
dolore che diventa motore,
casualità come miele a sanare le ferite,
correnti mitologiche che nella tormenta
avvolgono di dolcezza la speranza.
Oggi ho visto una stella,
un bambino racchiuso in un uomo,
uno sguardo contrito dall'orrore
di veder violentato l'amore.
Oggi ho visto il futuro del passato,
la forza della fatica,
la disperazione di riderci sopra,
come se sorgendo l'ironia
coprisse ogni cicatrice,
come se il valore,
alla fine sappiamo risieda nel calore.
Oggi io ho vissuto,
ho capito e nell'animo pianto,
contratto il respiro nel capire
che non esistono ricchi o poveri
ma che siamo tutti anime a bordo di barconi lanciati in mare. Grazie luce,
grazie amore,
grazie nel silenzio delle confuse parole.
Come vita
in lettere ti ringrazio, Z.A.C.

Milano, 04/03/2016 00.00

https://www.facebook.com/notes/marco-musso/zac-di-marco-musso/10153983857090522/

mercoledì 14 febbraio 2018

Naufragar in battito d'amor - di Marco Musso

Goccia,
che di lacrima il cielo intaglia,
tra il sordo rumore dell'uomo,
tra la luce del cuore e l'oscurita' del dolore,
nel tragitto che in speranza d'arcobaleno diviene il futuro,
come seme che in forza si conficca nel terreno,
generando irrorato dall'amore del passato
quel bocciolo a cui narrar il valore del cuore.
Tra parentesi di vita
scorre il fiume dell'emozione,
il naufragar in un mare di brividi e parole,
dove il mio vissuto
da deposto in pausa di calor
diviene stretto fra le tue pulsazioni
segno del divenire in forza d'un futuro d'amore.

Milano, 14 febbraio 2018 15.38

mercoledì 11 ottobre 2017

Tra parentesi di cielo - di Marco Musso

“Tra parentesi di cielo”

Sai a volte capita che
In silenzio si dipinga il perché 
L’emozione, 
Il dolore,
In un volo di cuore
In un sorriso d’amore.
Devi credere, 
Tu devi scegliere
come rondini in volo in equilibrio sul vuoto
(in equilibrio sul vuoto…)

Sai a volte capita che
la vita sia più dura di te
La condizione,
il cedere,
In un brivido il cuore
con coraggio si muove.
Devi credere,
Tu devi scegliere
In un battito in volo capisci dove si va.
(capisci dove si va…)

Basta solo credere
In gioco solo cedere
come lucciole in volo
 ad illuminare il vuoto
Sembra tutto semplice, 
Tutto molto facile,
resta quel che hai dentro quando non ci sei più,
resta quel che hai dentro quando non ci sei più. . 
(quando non ci sei più…)


Come bimbi in volo sulle punte dei piedi
fra le onde del sogno in equilibrio sul vero.
A rincorrere idee più forti delle parole,
Fra la magia del silenzio ed il calore del sole.
A fissare negli occhi con coraggio il dolore
Per trovarsi in un coro
ad intonare l’amore.
Ridendo, danzando
fino a mancare il respiro,
sfiorando la luce
in una lacrima d’arcobaleno.

Na na na na naaaa na naaaaa
Na na na na naaaa na naaaaa
Na na na na naaaa na naaaaa


Sai a volte capita che
Una canzone ti racconti il perché
La gioia,
il sapore,
Della vita che hai dentro
Come un seme al sole.
Devi credere,
Il tuo essere
Trasparente presenza come note del cuore.
(Come note del cuore…)

Basta solo credere
In gioco il tuo vivere
Come un pugno di cielo
 In un mare d’arcobaleno
Sembra tutto semplice, 
Tutto molto facile,
resta quel che hai dentro quando non ci sei più,
resta quel che hai dentro quando non ci sei più… 
(quando non ci sei più…)

Su un tappeto di stelle a colorar le paure
a spettinare stagioni dai sapori del cuore.
A rincorrere idee più forti delle parole,
Fra la magia del silenzio ed il calore del sole.
A impugnare il tuo tempo per un domani migliore,
Per convincersi in fondo
che non è un’illusione,
Ridendo, volando
fino a scalar l’infinito
Tra parentesi di cielo


E guardando una stella
domandandarsi poi se
l’infinito sia il punto 
o il vuoto intorno a te.


Na na na na naaaa na naaaaa
Na na na na naaaa na naaaaa
Na na na na naaaa na naaaaa

Se ti chiedi perché 
Una risposta non c'è.




Milano, 03 ottobre 2017 15.01

lunedì 20 febbraio 2017

In silenzio l'amore - di Marco Musso


IN SILENZIO L’AMORE

Vorrei disegnare di rugiada il tuo cammino
Quel volo che di rondini disegna il mattino.
Vorrei accompagnarti come sempre
Tra parole e lettere
Tra carezze e lacrime.
Vorrei ma non posso
Ti cerco e non posso
Capire il perché
Da sabato non sei più con me.
Vorrei volare leggera
Come mi insegni quando la luce
Gioca con le stelle a nascondino
Quando le lucciole dipingono il tuo danzare
Quando ogni briciola di infinito
Vive in tutte noi,
come ogni battito di dolore
che nel cuore
di colore esplode l’arcobaleno.
Vorrei telefonarti come ogni giorno
Nel chiaro e scuro di ogni pulsare
Come mille parole che non ti sanno raccontare
Come infinite emozioni
Che di colore dipingi in risata nei nostri cuori
Nel profondo delle nostre percezioni.

Onde e nuvole
Rondini e lucciole
In silenzio
in un respiro di cielo
Con un sorriso di colore
In punta di piedi racconti l’amore.



Ogni sera la notte è più scura,
e una stella accompagna di luce
un ballo che se cerchi puoi vedere,
tra le carezze che le lacrime dipingono in volto
tra le ombre che di te si illuminano a darmi calore
come queste note che richiamano il nostro amore.
Non esiste inizio o fine
Non esiste essere o apparire.
Ognuno colma i vuoti di ogni esistenza
Con la forza del suo essere
Con la dolcezza del suo credere
Con la voglia di non cedere
Con la vita che in risata scalda ogni giornata
E in un soffio di brezza ritrovi la vita
Le sfumature di gioia e dolore
Il colore di ogni emozione
Come il vuoto che si racconta di infinito
Come l’amore che si racconta nel vuoto
Come il  mio cercarti in ogni melodia
Amicizia, gioia e follia,
mamma e sorella,
Tu che in amicizia sei la vita mia.

Onde e nuvole
Rondini e lucciole
In silenzio
in un respiro di cielo
Con un sorriso di colore
In punta di piedi racconti l’amore.


Ti aspetto e ti aspetterò
Ad ogni calar del vero
Quando il sole svela in stella il mio credo
Quando le lacrime finiranno di cadere
Quando sdraiate sopra un prato
Coperte da costellazioni
Canteremo di colori le note delle nostre emozioni
In un punto nel blu ci sei di luce sempre tu.
Il sempre non esiste,
Non puoi più soffrire
ciò che oggi sembra impossibile
Domani in battito sarà diverso.
Quel che ora non puoi spiegare
Domani sopra il mare
In volo lo potrai spiegare,
quel che non vuoi ancora vedere
domani ti farà di nuovo ridere,
quello che oggi ti terrorizza
domani ti accompagnerà
perché non c’è mai fine al viaggio
tra gioia e dolore
nelle onde del mare
la vita prende forza
e l’amore urla di colore
come ogni volo
che da ora non fa più paura
ora che in un soffio
sarai in ogni dove
sarai nel calore l’amore.

Onde e nuvole
Rondini e lucciole
In silenzio
in un respiro di cielo
Con un sorriso di colore
In punta di piedi racconti l’amore.

Ti aspetto e ti aspetterò
Ogni giorno ed ogni sera
Tu che in un sorriso
Mi hai insegnato la vita
L’amicizia e l’amore,
tu che in ogni nostro battito
vivi e vivrai
come la più pura emozione,
tu che nel dolore
in sorriso sei tornata alla vita.


Milano, 20 febbraio 2017 01.15 a.m.